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Caporalato, doppio vertice nella Prefettura di Catania sull’area etnea

Due riunioni in videoconferenza si sono svolte nel Palazzo di Governo, convocate e presiedute dal prefetto di Catania, Claudio Sammartino, su caporalato e lavoro nero e sulla pianificazione dei servizi interforze di vigilanza e controllo a tutela della produzione agricola e del lavoro legale.

Durante la prima è stata definita la costituzione nella sede dell’Inps della “Rete del lavoro agricolo di qualità” come condizione preliminare per l’attuazione delle iniziative di prevenzione ed è stata richiesta la collaborazione delle associazioni di categoria e dei sindacati.

La seconda è stata una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e fa seguito a precedenti incontri specifici.

Sono stati esaminati i risultati conseguiti a seguito di azioni di prevenzione e contrasto degli atti criminosi nelle aree agricole ed è stato espresso dai sindaci apprezzamento per le iniziative adottate, rilevando la continuità dell’impegno di vigilanza e controllo del territorio, pur in un contesto di criticità determinata dall’attuale situazione di emergenza sanitaria.

Un ambito in cui vengono riproposti, anche per il 2020, i moduli organizzativi interforze di controllo e vigilanza delle aree rurali, con l’intervento della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, delle Polizie Locali dei Comuni interessati, del Corpo Forestale della Regione, della Polizia Stradale e della Polizia della Città Metropolitana.

Gli interventi di controllo saranno pianificati dal Tavolo tecnico della Questura utilizzando la mappatura delle criticità territoriali degli snodi viari e delle zone in cui concentrare la vigilanza.

Per agevolare i compiti delle Forze dell’Ordine, il Prefetto ha invitato i Sindaci a chiedere ai cittadini di segnalare tempestivamente attività sospette e denunciare gli illeciti, perché “la sicurezza è un patrimonio di tutti al quale ogni cittadino può fornire un contributo”.

È stata anche segnalata l’opportunità, già approfondita nelle riunioni precedenti, di promuovere la realizzazione di sistemi di videosorveglianza soprattutto nelle zone più interne e di prevedere l’impiego di Guardie giurate da utilizzare, con autorizzazione della Prefettura, per il controllo delle aree rurali in collaborazione con le Forze di Polizia territoriali e sotto il coordinamento tecnico della Questura.

È stato, infine, precisato che le iniziative di vigilanza e controllo, come nei periodi precedenti, non si limiteranno alle zone di produzione ma si estenderanno anche alla filiera di distribuzione e di vendita del prodotto, per salvaguardare l’economia di mercato e garantire il tracciamento dei prodotti agricoli a tutela dei consumatori.