Consumo

Carburanti, nuova impennata dei prezzi: Codacons e Assotir invocano il Governo

È nuova impennata per i carburanti. I listini registrano nuovi rialzi “con il prezzo medio della benzina in modalità “self” arrivato a 1,824 euro al litro, mentre il gasolio sale a 1,844 euro al litro“, denunciano Assotir e Codacons.

Prezzo dei carburanti: “Aumenti ingiustificati”

Le due associazioni hanno parlato di “incrementi dei prezzi del tutto ingiustificati e immotivati” in occasione di un incontro, oggi, tra Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons, e Giuseppe Bulla, Vice Presidente nazionale di ASSOTIR e Presidente nazionale settore A.T.P. derrate alimentari, chiedendo un immediato intervento del Governo per fermare possibili speculazioni.

Caro carburante: non basta taglio alle accise

“Nonostante il taglio delle accise disposto dall’esecutivo, benzina e gasolio stanno subendo negli ultimi giorni aumenti costanti con i listini alla pompa che superano abbondantemente quota 1,82 euro al litro – spiegano Tanasi e Bulla -. Ciò avviene anche se non si registra alcuna impennata delle quotazioni del petrolio che, anzi, risultano sensibilmente inferiori rispetto al record raggiunto lo scorso marzo”.

Carburanti: i conti non tornano

Se il petrolio costava 132 dollari al barile l’8 marzo scorso, oggi è quotato a meno di 110 dollari, con un deprezzamento del -16,7% in due mesi: non si capisce quindi cosa stia determinando la nuova escalation dei listini dei carburanti. In attesa delle decisioni di Antitrust e Procure della Repubblica, che proprio a seguito dell’esposto presentato dal Codacons, indagano sui prezzi di benzina e gasolio, Tanasi e Bulla chiedono a gran voce l’intervento del Governo allo scopo di fermare le speculazioni sui carburanti che rischiano di vanificare i benefici del taglio delle accise e avere effetti pesanti sull’inflazione e sull’economia nazionale.