Consumo

Carburanti, prezzi alle stelle: da inizio anno un pieno costa 6,52 € in più

ROMA – Volano i listini dei carburanti, con la benzina che, in base ai dati odierni forniti dal Mite, raggiunge quota 1,850 euro al litro, mentre il gasolio è venduto in media a 1,722 euro/litro.

“La corsa dei prezzi dei carburanti è ormai inarrestabile. Dall’inizio dell’anno, in poco più di un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di 13 cent, +7,6%, pari a 6 euro e 52 cent per un pieno di 50 litri, 156 euro su base annua, un litro di gasolio è aumentato di oltre 13 cent, +8,6%, 6 euro e 85 cent a rifornimento, equivalenti a 164 euro annui”.

La denuncia è arrivata da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“In un anno esatto, dalla rilevazione del 22 febbraio 2021, quando la benzina era pari a 1.519 euro al litro e il gasolio a 1.391 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 16 euro e 57 cent sia per la benzina che per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 21,8% e del 23,8%. Una stangata, su base annua, pari a 398 euro sia per la benzina che per il gasolio” ha aggiunto.

“Il Governo sta dormendo e non comprende che anche i carburanti, al pari di luce e gas, stanno facendo decollare l’inflazione, incidendo sui costi di trasporto di tutti i beni. Per questo è urgente che si riducano le accise di almeno 20 centesimi, raffreddando i prezzi e facendoli tornare a livelli ragionevoli”, ha concluso Massimiliano Dona.

Un appello simile è stato lanciato anche dal Codacons.

“Solo per i maggiori costi legati ai rifornimenti di carburante una famiglie si ritrova a spendere oggi circa 400 euro annui in più rispetto al 2021 – ha detto il presidente Carlo Rienzi -. Lo Stato con l’Iva e le accise continua a guadagnare grazie all’aumento dei prezzi alla pompa, mentre le famiglie subiscono un progressivo impoverimento. Il Governo non può più rimanere a guardare, e serve intervenire con urgenza perché la corsa dei listini di benzina e gasolio sta determinando effetti pesanti sui prezzi al dettaglio, con un danno per l’intera economia italiana”.