AUGUSTA (SR) – Organico insufficiente, sovraffollamento di detenuti, carenze strutturali di vario tipo ed entità. Sono i principali problemi della casa circondariale di Augusta. Nelle settimane precedenti sono morti due detenuti che portavano avanti lo sciopero della fame. Alcuni giorni addietro due agenti penitenziari sono stati aggrediti da un detenuto ed hanno riportato lesioni.
Il sindacato Fns-Cisl, per l’ennesima volta, segnala la grave situazione in cui versa la casa di reclusione megarese. I rappresentanti del sindacato, unitamente all’Uspp, hanno stilato un elenco delle criticità del carcere di Augusta e delle richieste da ottemperare nel più breve tempo possibile che è stato inviato al ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Tra le criticità – scrivono in una nota i sindacati – figura lo stato in cui versano le celle che sono in pessime condizioni strutturali, fatiscenti e prive di bagni, con doccia in circa 9 sezioni su 1. È necessario avviare un programma di ristrutturazione e manutenzione delle celle, garantendo bagni con doccia adeguati in tutte le sezioni. Ad oggi solo 3 sezioni su 12 hanno le docce in camera. Questo stato di cose ha generato profondo malcontento tra i detenuti costretti a vivere in queste condizioni e a renderli più aggressivi nei confronti delle istituzioni”.
“I locali officina fabbri e il campo sportivo – aggiungono – sono inagibili per motivi strutturali e per una casa di reclusione dove il trattamento e il lavoro deve migliorare le condizioni di vita dei detenuti e promuovere un ambiente carcerario più umano e sicuro e impegnarli nel sociale all’interno dell’istituto è veramente assurda la chiusura di detti reparti”.
Un’altra grave criticità è quella riguardante l’organico sottodimensionato. Difatti l’organico completo, previsto per la Polizia penitenziaria, è di 251 persone, ma quello amministrato è di 226 unità ed attualmente operano solo 145 unità. “Ciò ha portato a un coefficiente personale presente/detenuti ristretti significativamente inferiore alla media regionale e nazionale – proseguono le due sigle sindacali – . Circa 50 unità di Polizia penitenziaria al servizio a turno, ma se consideriamo che per coprire i posti con i livelli massimi di sicurezza accorrerebbero ben 83 unità di Polizia penitenziaria, 59 unità per coprire i posti con i livelli minimi di sicurezza si comprende che all’appello mancano almeno circa 50 unità di Polizia penitenziaria, di almeno 10 sottufficiali tra ispettori e sovrintendenti”.
“A ciò va aggiunto – continuano i sindacati – la carenza del ruolo di ispettori: su 19 unità previste, due sono distaccate al nucleo provinciale di Siracusa, una prossima alla pensione dal 1 settembre 2023, otto unità coordinatori uffici, tre al servizio a turno di cui una assegnata per 104 da altro istituto. Otto unità ispettori mancanti”.
“La struttura – scrivono – si trova al centro di una profonda crisi strutturale e umanitaria. Ospita attualmente circa 475 detenuti, nonostante la capienza regolamentare sia di soli 339 posti. Ciò ha portato a un tasso di sovraffollamento del 140%, ben al di sopra della media nazionale”. In conclusione i sindacati chiedono “L’assegnazione di 50 unità di personale di Polizia penitenziaria tra agenti-assistenti e 15 sottufficiali ruolo ispettori e sovrintendenti, il ripristino delle condizioni strutturali dell’istituto. Diverse sono state le nostre segnalazioni in questi anni ma nulla è cambiato e per questo motivo il nostro auspicio è quello di un serio impegno governativo per risolvere le diverse criticità che attanagliano il penitenziario di Augusta. Che il Governo abbia la forza di trovare la scelta definitiva per far ritornare il carcere di Augusta l’eccellente struttura che era qualche anno fa”.
Luigi Solarino