PALERMO – Un progetto per l’inclusione sociale delle persone che provengono da un passato difficile ma che vogliono trovare una strada per riscattarsi.
È stato approvato l’avviso n. 12/24 Pr Fse+ Sicilia 2021-2027, per la presentazione di operazioni “per l’inserimento socio-lavorativo dei soggetti in esecuzione penale”. Nove milioni di euro, da spendere per la promozione dell’inclusione attiva delle persone ai margini del mercato del lavoro.
Nello specifico, il target di riferimento è rappresentato dai soggetti condannati in esecuzione di pena negli istituti penitenziari siciliani e in quelli minorili, ammessi a misure alternative alla detenzione o ad altre sanzioni sostitutive, o soggetti sottoposti a misure di sicurezza o in sospensione del procedimento con messa alla prova, o sottoposti a provvedimenti penali dell’autorità giudiziaria, compresi i cittadini di paesi terzi, migranti e comunità emarginate.
I soggetti che possono presentare istanza di finanziamento sono gli enti di formazione accreditati alla macrotipologia formativa “Formazione continua e permanente” o le agenzie per il lavoro accreditate per l’erogazione dei servizi per il lavoro in Sicilia.
La proposta progettuale, per poter essere ammessa (istanze entro il 60° giorno successivo dalla data di apertura del sistema informativo), deve coinvolgere attivamente gli istituti penitenziari o gli uffici di esecuzione penale esterna e i servizi minorili interessati, in modo da verificare il fabbisogno e la sostenibilità organizzativa dell’operazione progettuale, per garantire la coerenza della stessa proposta con le esigenze connesse all’organizzazione del personale e della sicurezza interna degli istituti e l’integrazione del percorso trattamentale dei soggetti in esecuzione penale che parteciperanno al progetto.
I destinatari devono essere residenti o domiciliati nel territorio della Regione Siciliana, avere un’età compresa dai 18 ai 64 anni compiuti, essere condannati in esecuzione di pena negli istituti penitenziari siciliani o essere ammessi a misure alternative alla detenzione o a misure e sanzioni di comunità ai sensi della normativa vigente, o sottoposti a provvedimenti penali dell’autorità giudiziaria minorile.
Ancora, gli individui coinvolti devono essere sottoposti a una pena residua non inferiore a 24 mesi e non superiore a 60 mesi per le persone che eseguono la pena negli istituti penitenziari. Almeno il 20% dei soggetti coinvolti devono essere cittadini di paesi terzi. Qualora i destinatari dovessero concludere il periodo di pena prima di aver terminato le attività progettuali, continueranno comunque ad essere destinatari a pieno titolo fino alla conclusione prevista, ad esclusione delle azioni espletate all’interno dell’istituto penitenziario.
I destinatari dell’avviso non potranno fruire di altre agevolazioni finanziarie sulla stessa tipologia di servizi previsti. L’istanza dovrà prevedere una serie di operazioni, da svolgersi entro 36 mesi dalla data di avvio del progetto, salvo proroga di massimo 6 mesi.
Si parte dall’orientamento iniziale e definizione del percorso, per passare alla formazione, seguita dal tirocinio lavorativo in imprese o in un laboratorio tecnico-pratico. In ultimo, si svolgerà la fase di orientamento specialistico finale, con l’incrocio della domanda e dell’offerta di lavoro.