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“Non chiudete la Cardiochirurgia di Taormina”, Schifani incontra i genitori dei piccoli pazienti

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, al suo arrivo a Taormina (Messina) per partecipare alla convention “Etna23″ organizzata da Forza Italia si è fermato a parlare per qualche minuto con un gruppo di genitori che da questa mattina protesta davanti all’albergo Capotaormina per chiedere di non chiudere il reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Taormina.

Schifani: “Colloquio breve”

Il Governatore ha invitato i genitori “ad andare a casa” per incontrarli alle 16 in una saletta dell’hotel. “È stato un colloquio breve”, ha detto ai giornalisti il governatore. “Ho visto che c’erano fuori anche dei bambini piccoli e allora ho preso l’impegno di incontrare nel pomeriggio i genitori così adesso possono tornare tranquillamente nelle loro abitazioni”.

Nei mesi scorsi anche lo showman siciliano Fiorello si è soffermato sulla vicenda lanciando un appello nella trasmissione Viva Rai2: “La Cardiochirurgia pediatrica è un polo importante che serve la Sicilia Orientale ma anche la Calabria. Chiediamo al presidente della Regione Siciliana di salvare questo reparto. Il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina non deve chiudere”, aveva detto Fiorello.

Schifani: “Problema complesso, prometto impegno”

“Il problema è complesso, è chiaro che darò tutto il mio impegno. Esiste il decreto Balduzzi, emanato durante il Governo Monti che prevede un range da 4 a 6 milioni di abitanti per una unità operativa di cardiochirurgia pediatrica”, ha commentato successivamente Schifani dopo l’incontro con i genitori dei bambini.

“La Sicilia rientra in questo range, quindi la cardiochirurgia rientra in questi parametri – dice Schifani – occorrerà lavorare. Incontrerò il ministro e la direzione generale per verificare possibilità di soluzioni che contemplino la specificità e la specialità che ha raggiunto il centro di Taormina. Io ce la metterò tutta per trovare un punto di mediazione, mi rendo conto che a volte queste presenze sono anche momento di serenità sociale”.