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Carlo Cottarelli al Forum del Quotidiano di Sicilia: “Occorre semplificare la macchina burocratica”

CATANIA – Semplificazione, lotta alla corruzione e all’evasione. Sono questi alcuni temi affrontati da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro cuore, nel corso del Forum tenutosi al Quotidiano di Sicilia, da domani online sul sito QdS.it e in edicola.

Rispetto al tema dell’economia sommersa, Cottarelli spiega come l’Italia, in confronto agli altri Paesi, è più esposto “perché ha tanti lavoratori autonomi e piccole e medie imprese. Poi – prosegue Cottarelli – c’è un problema di troppo contante che circola, il fatto che continuiamo a fare un condono un anno sì e un anno no, una complicazione intorno al sistema di tassazione che non aiuta. Forse bisognerebbe anche cambiare i modi in cui si fanno i controlli e probabilmente se le tasse fossero più basse ci sarebbe meno evasione, ma questo è più incerto. Infine c’è sempre la questione culturale, quella che io chiamo la debolezza del capitale sociale. Negli ultimi dieci anni non ci sono stati miglioramenti da questo punto di vista”.

La sostanziale quiete dei mercati, nonostante il clima di incertezza, non sorprende: “I mercati sono fatti così, stanno tranquilli e poi si svegliano in maniera improvvisa”, afferma l’ex commissario per la Spending review che parla anche di un “modesto ottimismo”. Non bisogna, però, sottovalutare i rischi derivanti da un eventuale scossone internazionale. “In quel caso – avverte Cottarelli – questo clima di fiducia dei mercati cadrebbe e noi saremmo i primi a crollare, i primi nella lista dei Paesi a rischio”.

Ma come far ripartire l’Italia? “Io non sono al Governo, ma c’è la necessità di semplificare il sistema, di eliminare un numero di regole che sono inutili, che vincolano l’economia, che costano agli imprenditori. Il mio punto di partenza sarebbe una lotta massiccia a leggi e regolamenti superflui. Bisogna semplificare la macchina burocratica”.