Cronaca

La Sicilia piange l’ennesima vittima sul lavoro, un 59enne. Cisl: “Una vergogna in un Paese civile”

La Sicilia piange l’ennesima vittima sul lavoro in Sicilia: Carmelo Musumeci, operaio di 59 anni della provincia di Catania, è morto in seguito a un incidente avvenuto ieri mattina mentre svolgeva il suo dovere in un’azienda di Augusta (Siracusa).

La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per fare luce sull’ennesima tragedia sul lavoro.

Incidente sul lavoro ad Augusta, la vittima è Carmelo Musumeci

La dinamica esatta di quanto accaduto è ancora da ricostruire. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio – per ragioni da chiarire – mentre si trovava su un mezzo ed eseguiva un’operazione di carico e scarico di sabbia. Inutili, purtroppo, i tentativi di soccorso: pare che l’uomo abbia sbattuto violentemente la testa e per questo abbia perso la vita.

Sul posto, in seguito alla segnalazione della tragedia, sono intervenuti i carabinieri, che adesso indagano sulla dinamica esatta dell’episodio.

La rabbia dei sindacati

Carmelo Musumeci è solo l’ultima vittima di una strage senza fine. E i sindacati continuano a chiedere giustizia per tutti i morti sul lavoro

“Ancora nuovi incidenti sul lavoro, in un caso anche mortale. L’elenco delle vittime si allunga ogni giorno di più ed è una vergogna inaccettabile per un Paese civile“. Così il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, commentando i due incidenti sul lavoro avvenuti ieri (oltre ad Augusta, infatti, c’è stato un secondo incidente con protagonista un operaio della Forestale nel Palermitano).

“La sicurezza deve essere al centro dell’agenda politica siciliana e nazionale – aggiunge Cappuccio – e vanno attuati subito interventi concreti. Vanno subito incrementati gli ispettorati del lavoro , indispensabile presidio per il potenziamento e il rafforzamento dei controlli e della vigilanza nei posti di lavoro. E al tempo stesso occorre che si avvii anche su questo tema il confronto fra le parti sociali, datoriali e le istituzioni”.

“Ci aspettiamo che – prosegue Cappuccio – il Governo regionale affronti quella che oggi è un’emergenza drammatica e in crescita, riunendo tutte le forze sociali e imprenditoriali per un piano d’azione che sia immediato e realmente efficace”.