Sciopero dei benzinai in vista. L’ipotesi è concreta e ad avanzarla sono i gestori delle stazioni di servizio che aderiscono a Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio e che chiedono un incontro per fare il punto sulle misure.
Intanto continua a diminuire il prezzo di benzina e gasolio. Secondo quanto rilevato da Staffetta Quotidiana la benzina self service si attesta a 1,820 euro al litro e il gasolio a 1,876 euro. La verde servita è a 1,961 euro al litro e il gasolio a 2,016 euro. In autostrada la benzina in self viaggia a 1,909 euro al litro (servito 2,165) e il gasolio a 1,959 euro al litro (servito 2,215).
Intanto il ministro Adolfo Urso il 13 gennaio (alle 13) presiederà il tavolo tecnico del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti sulle dinamiche dei prezzi dei carburanti. All’incontro saranno presenti il sottosegretario Bitonci e il Garante dei prezzi Mineo. Ma l’ipotesi di uno sciopero è sempre più concreta e potrebbe essere fissato per i giorni 25-26 gennaio, anche se ancora nulla è stato ufficializzato.
“Accogliamo positivamente la convocazione con le Associazioni dei Consumatori da parte del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in programma il 13 Gennaio alle ore 13 presso il Mimit, convocazione che risponde alle nostre sollecitazioni”. E’ una nota Adoc a plaudire all’iniziativa del ministro sul caro carburanti. “Sarà l’occasione per trovare insieme risposte concrete e immediate all’emergenza relativa ai prezzi dei carburanti che sta creando disagi ai consumatori e che comporterà ulteriori aumenti a catena. Ci auguriamo che a questo incontro seguiranno, in tempi brevi, tavoli di confronto con le Associazioni dei Consumatori per trovare le giuste risposte anche al caro-energia e al caro-bollette che da mesi stanno mettendo in ginocchio le famiglie che devono decidere se mangiare o pagare le bollette”, prosegue la nota.
“Vedremo la traduzione in una norma, ma gli annunci non contengono nulla che abbia effetto sui prezzi – è il commento di Roberto Di Vincenzo, presidente della Federazione italiana gestori carburanti e affini (Fegica) – . Le accise rimangono tra le più alte del mondo, mentre gli speculatori internazionali e la criminalità che sottrae ogni anno 13 miliardi di euro all’erario italiano rimangono al riparo.
“In relazione alle notizie aventi sulla dichiarazione di sciopero generale dei distributori carburanti su rete ordinaria e autostradale il 25 e 26 gennaio 2023 da parte di alcune associazioni, tra cui, a detta di alcuni organi di informazione anche della ‘Fegica Cisl'”, la Cisl Nazionale specifica in una nota che “tale associazione non ha alcun legame associativo o di altra natura con la Confederazione”. La Cisl aggiunge che “a tal proposito, la Cisl Nazionale, tramite il proprio servizio legale, ha più volte diffidato la predetta associazione dall’utilizzo più illecito che illegittimo della denominazione ‘Cisl’ idoneo a creare uno stato “confusorio” rispetto ai terzi”. “Essendo finora rimaste inevase le diffide inoltrate (non ultima quella dell’8 marzo 2022)” la Cisl Nazionale nel ribadire “l’assoluta estraneità e distanza dalla iniziativa di sciopero” annuncia che “promuoverà le competenti azioni presso le autorità giudiziarie al fine di denunciare l’illecito comportamento perpetrato in spregio anche alle più elementari norme di correttezza e buona fede”.