Trasporti

Caro trasporti isole minori in Sicilia, tariffe congelate: ecco perchè

Schiarita alla Regione sul rischio caro tariffe che si sarebbe abbattuto sull’arcipelago eoliano come uno tsunami proprio alla vigilia dell’avvio della stagione turistica.

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha reso noto di aver raggiunto un accordo per congelare tutti gli aumenti annunciati.

Trasporti isole minori, le parole di Falcone

“A seguito dell’odierno confronto con i rappresentanti delle società Società navigazione siciliana, Caronte&Tourist e Liberty Lines, convocato tempestivamente dal governo Musumeci – spiega l’assessore –  siamo giunti a una prima intesa per congelare temporaneamente gli annunciati e consistenti aumenti sui collegamenti per le isole minori regolati dalla convenzione ministeriale, prevedendo un prossimo incontro entro la fine del mese di maggio, che terrà in evidenza le difficoltà della compagnie coinvolte”.

Continua l’assessore: “Sarà dunque attivato un tavolo tecnico con il ministero dei Trasporti, a cui spetterà di riconoscere misure compensative degli eccezionali rincari del carburante. Tali costi per il settore marittimo, infatti, sono più che raddoppiati, producendo aggravi disastrosi sulla convenzione statale, che rischiano di pesare per oltre 15 milioni di euro nel 2022”. 

“La procedura avviata – ha proseguito il componente della Giunta Musumeci –  è volta a limitare l’eventuale applicazione di aumenti tariffari sull’utenza. In tale contesto, apprezzando la collaborazione delle compagnie coinvolte, il governo della Regione sta lavorando su un piano di misure alternative e non esclude di intervenire a sua volta con soluzioni utili a sterilizzare almeno parzialmente gli aumenti. Già lo scorso febbraio, del resto, la Regione aveva fatto la propria parte, riconoscendo delle somme per ripianare i disequilibri degli anni precedenti che avrebbero prodotto ulteriori aumenti».

Trasporti isole minori, i rischi

Il rischio concreto di un aumento del costo del biglietto e della riduzione delle corse aveva messo in forte allarme tutta la classe imprenditoriale delle isole minori.

In particolare il presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono aveva già ripetutamente chiesto alla Regione un forte intervento sullo  Stato per rivedere all’insù i finanziamenti previsti per il trasporto, paventando, senza risposte, un pesante passo indietro nello sviluppo dell’arcipelago: In una dichiarazione di stamattina Del Bono era tornato sull’argomento.

“Non capisco perché se devo andare da Milazzo a Messina col bus posso andarci con 3 euro e passa, ma se devo andare da Milazzo a Lipari  in aliscafo una corsa  mi deve costare 21 euro. Qual è la logica della continuità territoriale? Ora la Regione minimizza – conclude Del Bono –  ma il governo regionale dovrebbe dirci perché finora non è stato in grado di far mettere più soldi allo Stato per garantire i servizi che avevamo. Noi non possiamo rischiare nel 2022 di andare indietro. Semmai dobbiamo solo andare avanti!”.