Consumo

Caro voli, in Sicilia “dinamiche paradossali”

PALERMO – Si avvicina Pasqua ed è di nuovo il momento di fare i conti, per molti siciliani che vivono fuori dalla regione, con i costi esosi da affrontare per poter tornare a casa anche solo per pochi giorni.

Un normale desiderio di trascorrere del tempo con le proprie famiglie diventa una trappola, in mano alle compagnie aeree, per alzare i prezzi dei voli e spillare più soldi possibili ai propri clienti. Per arrivare a Palermo da Milano il Venerdì Santo per poi ritornare in Lombardia il martedì dopo la Pasquetta, si spendono, a persona, dai 242 euro, senza bagaglio; atterrare a Catania non costa meno, anzi, si sale a 257 euro a persona, andata e ritorno, sempre senza bagaglio.

Partire da Roma non costa meno: 239 euro a persona è il prezzo minimo che si riesce a trovare per lo scalo di Catania, mentre per Palermo si scende poco sotto i 200 euro a persona, senza bagaglio, per il quale bisogna considerare una spesa di circa 30 euro per un trolley da 10 chili.

Chi volesse arrivare a Palermo da Pisa, altro aeroporto molto gettonato per i lavoratori e gli studenti che risiedono nel Centro della penisola, vede salire i prezzi addirittura a 386 euro a persona; per Catania, si arriva a 316 euro a persona andata e ritorno. Il meccanismo negativo che sta dietro a questi prezzi è stato analizzato da Federconsumatori Sicilia, che sta effettuando da metà febbraio, in vista delle festività di Pasqua 2023, la rilevazione dei prezzi.

“L’attuale dinamica dei prezzi è per molti versi paradossale – scrive Federconsumatori -. Le compagnie aeree, in pratica, nonostante sappiano benissimo che in occasione delle festività la richiesta di posti in aereo è sempre massiccia, non prevedono per tempo un congruo aumento dei voli. Si limitano, invece, a vendere i posti su un aereo alla volta causando la totale imprevedibilità dei prezzi”.

In pratica man mano che i posti disponibili vanno diminuendo, i prezzi di conseguenza salgono. Quando l’aereo è completo, nel giro di poco appare un nuovo volo prenotabile con prezzi di nuovo bassi che poi, esattamente come per il volo precedente, vanno salendo.

Il risultato, paradossale, è che chi compra prima un posto su un aereo quasi pieno paga di più di chi compra dopo un posto su un aereo quasi vuoto. Se le compagnie aeree mettessero subito a disposizione tutta la capienza disponibile, allora la crescita dei prezzi sarebbe lineare e prevedibile. Il meccanismo imposto, invece, va a totale discapito dei clienti, e per questo motivo la Federconsumatori ha richiesto che si attivi sull’argomento l’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo, attivato nello scorso mese di febbraio dal governo regionale, e avrà come compito l’analisi delle dinamiche di offerta e domanda dei voli in occasione di Pasqua.

“Chiediamo che l’Osservatorio permanente regionale per il trasporto aereo prenda in mano la situazione – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – perché si tratta di qualcosa di assolutamente prevedibile, un fenomeno per il quale ci sono anni e anni di esperienza pregressa e dati più che sufficienti per fare una programmazione efficace molti mesi prima. Purtroppo – conclude La Rosa -, ormai per Pasqua è tardi e, se andrà bene, vedremo qualche risultato per i voli del 25 aprile e del primo maggio”.

Unico possibile consiglio che si possa dare ai consumatori è di controllare anche più volte al giorno disponibilità e prezzi di tutte le compagnie: la sera, infatti, potrebbe essere disponibile un volo più economico di quello della mattina.