“La dichiarazione di Schifani, che dice di aver firmato i decreti per 3 milioni di euro per le pratiche inserite fino al 31 agosto di quest’anno e che bastano 6 milioni di euro per coprire il tutto fino al 31 dicembre, porta a pensare che comunque la soluzione sia sempre stata sbagliata, perché non ha in alcun modo abbassato il costo del caro voli. Le compagnie, con la circostanza che i consumatori potevano ottenere il 25 % di sconto, hanno mantenuto i prezzi sempre alti e non c’è stata la concorrenza”. Con queste parole il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Sicilia, Mario Intilisano, intervenuto al Qds.it, commenta le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha parlato di allarme infondato contro la problematica malgrado la misura unica introdotta in Italia alcuni mesi fa per contrastare i rincari e gli stanziamenti previsti anche dalla prossima Manovra.
La problematica è sempre viva in Sicilia, in particolar modo dopo i recenti fatti riguardanti l’eruzione dell’Etna, con diversi voli cancellati o dirottati. Gli sforzi delle istituzioni, sia a livello nazionale che regionale, non stanno mancando, ma di una maggiore concorrenza non si vede neanche l’ombra, in quanto “la cura è sbagliata – prosegue Intilisano – perché non si cura la malattia, ma ci si limita solo a risolvere il problema, che è strutturale. Bisogna fare in modo di aumentare l’offerta di voli da e per la Sicilia e gli slot, fare con gli aeroporti delle convenzioni per delle tariffe più agevolate per i voli interni. Più voli ci sono, più il prezzo di abbassa, meno voli ci sono più il prezzo è alto. Molta gente che deve andare al nord non prende più l’aereo e preferisce il treno, soprattutto chi sta a Messina, perché col Frecciarossa in 4-5 ore raggiunge Roma. Questa sorta di rimborso lenisce la malattia, ma non cura i problemi”.
Sulla problematica si è di recente espresso anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, che ha detto come a momenti verranno liquidate le richieste fino ad agosto. A momenti si discuterà della problematica anche all’interno del Comitato Regionale Consumatori Utenti, di cui Intilisano fa parte. “Sarà anche vero e può darsi – conclude Intilisano – che a fine anno arriveranno i soldi per i consumatori che hanno fatto la domanda, ma così si attutisce la polemica che ha fatto il Codacons, che ha fatto pure bene a sollevare il problema. Ripeto: si deve aumentare la concorrenza, investire sulle infrastrutture e diminuire il costo delle tasse aeroportuali per la Sicilia e per i voli nazionali intervenendo anche a livello legislativo regionale o nazionale”. “Il nuovo Crcu, una sorta di parlamentino delle associazioni dei consumatori e della Regione, composto da 12 rappresentanti delle associazioni dei consumatori, di Confesercenti e Confcommercio e dal presidente della Regione Siciliana, si è insediato la scorsa settimana. Potremo anche assumere una delibera per risolvere il problema in una riunione prevista fra massimo un mese e mezzo e sarà mio compito attenzionare questo problema, tipicamente siciliano”.
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