La manovra del governo Meloni ha istituito un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” per redditi bassi fino a 15mila euro. È gestita dai Comuni e punta a essere un aiuto per l’acquisto di beni di prima necessità. Lo riporta il comunicato stampa del consiglio dei ministri relativo alla Legge di Bilancio.
Si tratta di una sorta di “buoni spesa” da utilizzare nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa, con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari. Rientra fra le misure pensate dall’esecutivo contro l’inflazione.
È rivolta a chi ha un un reddito fino a 15mila euro. Resta inoltre ancora da stabilire se sia cumulabile con la carta acquisti, alla quale possono accedere i cittadini più anziani di 65 anni o più giovani di tre (il titolare è ovviamente il genitore) con determinati requisiti.
L’obiettivo è analogo a quello della social card o carta acquisti. Quest’ultima, si legge sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze, è utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare, sanitaria e il pagamento delle bollette della luce e del gas.
Si può richiedere negli uffici postali presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione. Per quanto riguarda i requisiti, invece, è possibile consultare il sito Inps. Oltre ai limiti di età accennati, è inoltre necessario rientrare nei requisiti di cittadinanza inseriti nel Decreto interministeriale del 3/2/2014
Permette di avere accesso a sconti nei negozi convenzionati sostenitori del programma Carta Acquisti. È concessa agli anziani di età superiore o uguale a 65 anni oppure ai bambini di età inferiore ai tre anni. In quest’ultimo caso il titolare è ovviamente il genitore.
Lo sconto è cumulabile con altre iniziative promozionali o sconti applicati a tutta la clientela, oltre a quelle riservate ai titolari di carte fedeltà rilasciate dai negozi stessi (ad esempio, dai supermercati).
Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi, tuttavia, la legge può fissare termini diversi, anche superiori. Sono consultabili sul sito dell’Inps.
Ancora non è chiaro se nel 2023 i cittadini con i requisiti necessari potranno cumulare la social card e la nuova carta risparmio. Maggiore chiarezza arriverà con probabilità a fine mese, quando il governo dovrà approvare la manovra.