Fisco

Cartelle esattoriali, rottamazione in arrivo, ecco a chi spetta

Rottamazione per le cartelle fiscali. In arrivo nelle case degli italiani sono in arrivo circa 50 milioni di atti sospesi nel 2020 a causa pandemia da coronavirus, ai quali si aggiungono quelli di inizio 2021.

Il governo teme l’effetto che questa decisione potrà avere sull’ordine pubblico, con relative code agli uffici postali e non solo.

Per questo l’invio delle cartelle dovrebbe essere scaglionato in blocchi da 1 milione di cartelle al mese. Questo per alleggerire un sistema già messo a dura prova dalle variazioni legate all’emergenza sanitaria.

LA ROTTAMAZIONE

Molti dei circa 50 milioni di atti potrebbero essere in parte rottamati o quantomeno a diluiti nel tempo. Prima però dovranno comunque essere inviati: «Qualunque nuova rottamazione o forma di pace fiscale non può prescindere dall’invio degli atti e delle cartelle», ha precisato il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, «perché il contribuente
deve essere messo a conoscenza di quanto gli è richiesto».

Probabile un intervento strutturale che cancelli quanto non è più recuperabile (ad esempio cartelle riferite a persone decedute, ad aziende fallite), in pratica le cartelle prima fino al 2015.

Per gli anni dal 2016 al 2020 esistono invece «due generi» di questioni, ha spiegato: le cartelle già arrivate ai contribuenti, «su cui bisogna dare la possibilità di fare un nuova rottamazione a chi ha aggiunto difficoltà a difficoltà che già aveva», e le cartelle che non sono ancora state emesse. In questo caso l’idea è di una diluizione degli avvisi su più anni, 4 secondo indiscrezioni di stampa.

«Il nostro compito deve essere fare in modo che se ne emettano il meno possibile», anche per evitare assembramenti per il ritiro. «Quindi è importante – ha proseguito Castelli – fare un’operazione con un saldo e stralcio per ridurre il più possibile queste emissioni».