Video

Caruso a Melbourne, “Quarantena dura ma pronto a giocare” – Video

Salvatore Caruso, numero 76 del tennis mondiale, ventottenne sicilianissimo di Avola, si trova a Melbourne, in Australia, da due settimane ormai in quarantena.

Il governo locale dello Stato di Victoria, infatti, ha imposto delle severissime regole ai tennis stranieri per evitare il riprendere dell’epidemia di coronavirus in tutta Australia, una delle nazioni dove il lockdown per contenere la pandemia è stato tra i più duri del mondo: ben quattro mesi di divieto quasi assoluto di uscire da casa a Melbourne e dintorni, con i confini chiusi a tutti ormai da mesi.

Il tennista siciliano Salvo Caruso

Questo ha portato a un quasi azzeramento di contagi e adesso, nell’estate australe, il torneo si farà a porte semi aperte, con 30 mila spettatori ammessi ogni giorno.

“Stare in quarantena per un atleta è dura, durissima – dice Caruso, collegato da Melbourne in esclusiva con qds.it –. Ovviamente non ti puoi allenare come vorresti, anche se c’è qualche ora a disposizione per fare attività ogni giorno. Certo, qui si finisce la quarantena ma poi hai la possibilità di fare una vita praticamente normale, senza quasi nessuna restrizione”.”Stare in camera non è il massimo però, e non per tutti è uguale”.

“Ad Adelaide (altra città australiana), ci sono i top ten e lì la situazione è molto diversa. Ma dobbiamo pensare a noi e a quello che succederà dopo, visto che comunque il tempo per arrivare allenati all’Australian Open (che inizia l’8 febbraio) ci sono tutte”.

Caruso ha poi detto di essersi preparato bene durante la pausa: “La stagione è iniziata con una sconfitta (in Turchia) ma sono fiducioso – dice l’avolese -. Il mio obiettivo è entrare tra i primi cinquanta del mondo e migliorare sempre più“.

Salvatore racconta anche il rapporto speciale con la Sicilia: “Ho avuto la fortuna di trovare persone che mi hanno permesso di rimanere a casa e di allenarmi al meglio, altrimenti sarei stato costretto a fare altre scelte ma per fortuna questo non è successo”.