Sanità

Mucca pazza, torna la paura, scoperti nuovi casi, cos’è e sintomi

Sembrava essere dimenticato, e invece no. Torna nel mondo l’allarme per la mucca pazza, la terribile sindrome mortale che agli inizi degli anni 2000 aveva terrorizzato Francia e Italia.

Certo, non alle porte dell’Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile – il più grande esportatore di carne bovina al mondo – sono state infatti sospese le vendite verso la Cina, il cliente principale del Paese.

Lo stop, come spiega ilfattoalimentare.it, è dovuto a due casi confermati di mucca pazza “atipica”. Lo stop, per gli allevatori brasiliani, è un durissimo colpo: Cina e Hong Kong, infatti, acquistano più della metà delle esportazioni di carne bovina proprio dal Brasile.

Per la precisione, i casi di mucca pazza atipica sono stati identificati negli stabilimenti situati negli stati del Mato Grosso e del Minas Gerais, così come ha spiegato il ministro dell’Agricoltura brasiliano, il quale ha rimarcato come si tratti rispettivamente del quarto e quinto episodio relativo alla malattia negli ultimi 23 anni.

Lo stesso ministro ha sottolineato come “la malattia della mucca pazza atipica si sviluppa spontaneamente e non è correlata al consumo di cibi contaminati. Il Brasile non ha mai avuto un caso classico di morbo della mucca pazza”.

COS’E’ LA SINDROME DELLA MUCCA PAZZA

La mucca pazza, anche nota come encefalopatia spongiforme bovina, BSE o morbo della mucca pazza, è una malattia neurologica progressiva tipica dei bovini, caratterizzata da una degenerazione permanente dell’encefalo tale per cui quest’ultimo assume l’aspetto di una spugna (da cui il termine “spongiforme”) e perde le sue normali funzioni.

Dall’esito sempre fatale, la mucca pazza è una condizione trasmissibile ad animali della stessa specie e ad animali di specie diversa (compreso l’essere umano), nel momento in cui un soggetto sano ingerisce un qualche tessuto di un soggetto malato.