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Caso Scieri, slitta la sentenza: la Corte vuole sentire altri testimoni, udienza il 13 luglio

Non è stata emessa alcuna sentenza da parte della Corte di Assise di Pisa in merito al processo per la morte di Emanuele Scieri, il 26enne siracusano, paracadutista della Folgore, trovato senza vita nella caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999.

Al termine di una camera di consiglio durata circa 6 ore, i giudici hanno deciso di voler ascoltare altri tre testimoni, disponendo così delle nuove udienze. La prossima si celebrerà il 13 luglio.

Caso Scieri, il fratello: “Aspetto verità su morte Emanuele”

Per la morte di Emanuele Scieri sono imputati, con l’accusa di omicidio volontario, gli ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara, commilitoni di Scieri. L’accusa di omicidio preterintenzionale è stata invece prescritta nel 2017.

“Ho aspettato tanti anni e se servirà ad arrivare alla verità sulla morte di mio fratello aspetterò anche il 13 luglio”, è stato il commento di Francesco Scieri, fratello del paracadutista morto.

Caso Scieri, la ricostruzione

Secondo quanto ricostruito in merito alla vicenda, la sera del 13 agosto 1999 Panella e Zabara, insieme al terzo commilitone Andrea Antico (che è stato assolto in rito abbreviato in occasione del primo grado), avrebbero obbligato Scieri a salire sulla torre di asciugatura dei paracaduti dopo averlo spogliato e picchiato.

Successivamente il parà sarebbe caduto dalla torre, rimediando delle ferite gravi che gli sarebbero costate la morte. Gli stessi commilitoni, poi, avrebbero tentato di nascondere il corpo del 26enne.