Cronaca

Caso Larimar, disposto il sequestro dei cellulari dei genitori: i messaggi scambiati la notte prima di morire

La Procura dei minori ha disposto il sequestro dei cellulari dei genitori di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata un mese fa a un albero del giardino di casa a Piazza Armerina, nell’ennese.

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I magistrati hanno disposto il sequestro degli apparecchi mobili dopo aver sentito, nei giorni scorsi, la coppia. A comunicare la decisione sono stati gli stessi pm in una nota, spiegando che uno dei due telefonini sequestrati era usato in realtà dalla ragazza, l’altro da tutto il nucleo familiare, compresa Larimar.

Il sequestro dei cellulari ai genitori di Larimar: le motivazioni

La madre di Larimar avrebbe, infatti, trovato sul proprio telefono dei messaggi che la ragazza avrebbe scambiato con un coetaneo la notte prima di morire. Secondo quanto reso noto da Milena Ruffini, avvocato della famiglia Annaloro, il telefono di Larimar si era rotto e lei utilizzava di tanto in tanto proprio quello della madre.

“I messaggi – dice Ruffini – sono stati mostrati alla Procura insieme ad altro materiale di indagine che a nostro avviso potrebbe essere utile per ricostruire la vicenda. Inoltre, i genitori hanno provveduto ad aggiustare uno smartphone appartenuto a Larimar ed usato dalla ragazza nei mesi immediatamente antecedenti alla sua scomparsa. Durante l’audizione i dispositivi sono stati messi dai genitori a disposizione degli inquirenti per i dovuti accertamenti e sono stati sequestrati a tal fine”.

Morte di Larimar, le indagini sui telefoni

“Sui telefoni cellulari verranno ovviamente svolti tutti gli accertamenti tecnici necessari e utili al prosieguo delle indagini”, ha reso noto la Procura di Caltanissetta. Sulla morte della 15enne è stata aperta una indagine, a carico di ignoti, per istigazione al suicidio. Ma anche per diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico.

Quest’ultimo reato conferma che gli inquirenti stanno vagliando l’ipotesi del cosiddetto revenge porn. Bisogna, dunque, accertare se Larimar sia stata ripresa nell’intimità e che le foto private siano potute finire in chat di amici o conoscenti.

A questo fine oltre a quelli dei genitori, nei giorni scorsi sono stati sequestrati anche i telefonini di dieci ragazzi, amici e conoscenti della 15enne.