Antonio Cassano è già pazzo di lui. “Il giorno che so che gioca Ihattaren torno allo stadio per la prima volta da quando ho smesso di giocare perché io vado a vedere il calcio dei calciatori di qualità – ha detto l’ex fantasista di Inter e Milan alla Bobo TV – Manderò un messaggio a Quagliarella, che mi ascolta, dicendogli che deve prenderselo sotto la sua ala perché questo è un fenomeno. E non farlo difendere alla carlona, perché se no mi butto giù dallo stadio e faccio contestazione“.
La Juventus ha chiuso per l’acquisto di Ihattaren, centrocampista olandese classe 2002 che nel 2010 è entrato nelle giovanili del Psv, proprio nell’ultima giornata di calciomercato. Il giocatore è stato poi girato in prestito alla Sampdoria.
Ma chi è Mohamed Ihattaren, classe 2002, è diventato il più giovane marcatore (contro il Rosenborg in Europa League) del Psv in competizioni europee (all’età 17 anni e 303 giorni), superando il precedente record del brasiliano Ronaldo, a segno all’età di 17 anni e 356 giorni nel 1994 contro il Bayer Leverkusen. Un caso? Non proprio. Perché questo giovane trequartista – può giocare anche esterno offensivo su entrambe le fasce – olandese ma di origine marocchina classe 2002 ha colpi, fisico e talento tanto che nel 2019 è stato inserito dall’Uefa nella classifica dei 50 giovani più promettenti d’Europa.
A farlo esordire – giovanissimo, all’età di 16 anni 11 mesi 14 giorni – in Prima squadra in Eredivisie è stato Mark Van Bommel, che sul ragazzo ha dimostrato di vederci lungo, visto che nonostante la giovanissima età può già vantare 74 presenze (e 10 gol) con il Psv, tra campionato, coppe nazionale ed Europa League. Numeri e potenzialità importanti, tanto che in patria alcuno lo paragonano a Depay, oggi al Barcellona, altri ad Afellay, tanto che il suo soprannome è proprio “Ibi”, vezzeggiativo per Ibrahim, il nome di Afellay.