SIRACUSA – Il problema degli alloggi per i lavoratori stagionali extracomunitari nel settore agricolo è stato il tema di una riunione svoltasi presso la Prefettura di Siracusa.
All’incontro, promosso dal prefetto, Giusi Scaduto, hanno partecipato i sindaci della provincia, le Forze di polizia, l’Ispettorato e l’Ufficio provinciale del lavoro, le Associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali. Prosegue, in tal modo, il percorso avviato con il contributo di tutti gli attori coinvolti, nell’ottica di un approccio concreto e sistematico al fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori stranieri, di cui l’insediamento informale di Cassibile rappresenta uno degli effetti.
Durante lo svolgimento della riunione, il prefetto Scaduto ha sottolineato come sia necessario pensare ad un sistema di accoglienza diffuso, che riguardi tutta la provincia, tenendo presente che la manodopera stagionale viene impiegata da aziende che operano in tutto il territorio aretuseo.
I partecipanti hanno condiviso la proposta del prefetto di stipulare di un protocollo d’intesa fra tutte le parti coinvolte che, da un lato, favorisca l’incontro fra domanda ed offerta di manodopera e, dall’altro, che impegni le aziende della filiera agricola ad assicurare un’idonea soluzione alloggiativa agli stagionali extracomunitari, nel pieno rispetto della dignità del lavoratore e dei suoi diritti nonché di ogni altro obbligo di legge. Per tale finalità, con la condivisione di tutti i presenti, sono stati costituiti due gruppi di lavoro, uno composto da Comuni ed Associazioni di categoria, l’altro dalle organizzazioni sindacali, dall’Ufficio provinciale del lavoro e dall’Ispettorato territoriale del lavoro.
Al termine della riunione, i sindaci di Siracusa, Francesco Italia, e di Avola, Luca Cannata, quest’ultimo in qualità di rappresentante dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), hanno auspicato che, seguendo la strada tracciata, si realizzi un modello virtuoso che possa rappresentare una pagina storica per la provincia di Siracusa. Soddisfatto, per quanto deciso in Prefettura, il Comitato dei cittadini che hanno firmato la petizione popolare contro il costruendo villaggio per extracomunitari a Cassibile.
“Finalmente si incomincia a ragionare seriamente – afferma il portavoce del Comitato, Paolo Romano – . Il movimento d’opinione scaturito dalle iniziative del comitato cittadino No-Villaggio sta portando ad un ragionamento che porterà definitivamente alla risoluzione del problema. Lo diciamo da anni che il coinvolgimento dei sindaci e dei datori di lavoro in primis rappresentano la soluzione definitiva al problema. Una accoglienza diffusa sull’intero territorio provinciale rappresenta la scelta migliore da applicare”.
“Allo stesso tempo – prosegue il portavoce del comitato – la costruzione del villaggio ghetto dimostra l’inutilità, lo spreco e lo sperpero di denaro pubblico come più volte detto. In questi 20 giorni, da quando finalmente si stanno applicando le regole esistenti e i controlli del territorio, a Cassibile tutto si svolge regolarmente. Molti extracomunitari stagionali hanno trovato alloggi dignitosi”.
“Siamo sicuri – conclude Romano – che ragionando è coinvolgendo tutte le parti interessate, soprattutto i cittadini residenti, si possa addivenire ad una soluzione definitiva”.