CASTIGLIONE DI SICILIA – A Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia, capitale del vino dell’Etna, la caserma dei carabinieri rischia la chiusura dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose avvenuto lo scorso maggio.
Una vicenda dolorosa e paradossale che, a causa del riordino e del nuovo equilibrio finanziario operato dai commissari straordinari, vedrebbe la possibile soppressione del presidio di legalità. Esso, per quanto piccolo, è fondamentale per la sicurezza del territorio.
La vicenda prende avvio durante il primo mandato dell’amministrazione Camarda, che, al fine di evitare la chiusura della caserma, aveva offerto in comodato d’uso gratuito i locali ove era ubicato il soppresso plesso scolastico “Ettore Maiorana” e che successivamente, a seguito di specifica richiesta da parte dell’Arma, aveva manifestato la volontà di mantenere in vita la caserma dei carabinieri, impegnandosi a pagare i fitti derivanti dal mantenimento dell’immobile e che sembrerebbero ammontare intorno ai 20mila euro annui.
Dopo lo scioglimento e l’arrivo dei commissari, ci sarebbe il concreto rischio della chiusura della caserma che si trova lungo la Strada Statale 120.
“La caserma dei carabinieri di Passopisciaro è un presidio storico, esiste da oltre un secolo e la sua presenza è sempre stata di grande supporto alla cittadinanza e agli imprenditori della zona vista anche la posizione strategica in un’area che sta vivendo un continuo e fervente sviluppo di imprese e di riqualificazione, principalmente grazie alla produzione di Vini Etna Doc”, racconta la produttrice Irene Badalà e sostenitrice della petizione.
“Da imprenditore – prosegue – ritengo che la decisione di sopprimerla si scontri con la realtà in cui viviamo e che questa vada riconsiderata soprattutto alla luce dell’eccellente lavoro svolto finora dai carabinieri della Stazione di Passopisciaro nel tutelare e presidiare il vasto territorio di loro competenza”.
Oggi la caserma, che ha giurisdizione sulla frazioni di Passopisciaro, Solicchiata, Rovittello e Verzella, copre una vasta area dove vivono circa 1.500 persone (di cui moltissimi anziani) e sono presenti una cinquantina di cantine che promuovono turismo, economia e che con le loro attività hanno donato un nuovo racconto ad un territorio unico che merita un presidio di legalità ed i dovuti controlli per la tutela ed il benessere di cittadini ed aziende agricole.
Intanto, sulla pagina di openPetition dedicata alla petizione, sono state superate le 250 firme con decine di commenti che vogliono scongiurare la chiusura della caserma dei carabinieri di Passopisciaro.