Da Nesima a Piazza Europa – passando per le piazze Verga, Trento, Roma e Santa Maria di Gesù – con un Brt (bus rapido in transito su una corsia protetta) capace di tagliare letteralmente in due la città nel giro di pochi minuti. Oggi, per fare quello stesso percorso, con la linea 421 non di rado si è costretti ad attendere mezz’ora o più prima di vedere passare un mezzo.
Il progetto che potrebbe contribuire a snellire il traffico cittadino esiste, sebbene pare sia stato in parte “ridimensionato”, in quanto andrebbe da Nesima a piazza Stesicoro, tagliando fuori dunque il Corso Italia (un errore da correggere). Ad ogni modo, è attualmente rimasto solo una buona intenzione dell’Amts, impantanato tra le remore dell’Amministrazione e le barricate di quella parte di società ostile al cambiamento.
Serve un po’ di coraggio che, va detto, Trantino e i suoi delegati hanno già dato prova di avere in alcune occasioni (dalla pedonalizzazione di Piazza Mazzini alla diffida verso i privati di Corso dei Martiri).
Proprio per questo non è più possibile stare dietro a ogni associazione o commerciante che si mette di traverso. Servono scelte forti in linea con quanto già fatto nelle altre città europee. L’ultimo rapporto “Mal’Aria” di Legambiente, peraltro, segnala come la nostra città sia tra le più inquinate dal “Biossido di azoto”, un gas altamente tossico prodotto in buona parte dal traffico veicolare. Lo scorso anno Catania ha registrato valori ben oltre i limiti di legge consentiti, inferiori solo a quelli di Napoli, Milano e Torino. Occorre, dunque, iniziare a svuotare davvero il centro dalle auto: non c’è un minuto da perdere.
Lanciamo una proposta per tendere una mano ai cittadini: offrire il cosiddetto “Brt dei Viali” gratuitamente per qualche tempo (tre, sei o dodici mesi). Si potrebbero anche tappezzare i bus con una campagna di comunicazione ad hoc (idea non richiesta da pubblicitario della domenica: “Non inquinare è gratis”). Una sperimentazione per provare a convincere, per esempio, chi si trova in piazza Europa e vuole recarsi alla Villa Bellini che è una follia prendere il mezzo privato. Così come continuare a tergiversare su una decisione ovvia.