Botta e risposta tra Sigi e Joe Tacopina.
A poche ore di distanza dalla lettera aperta dell’avvocato italoamericano che annunciava l’intenzione di recedere dal contratto preliminare firmato a gennaio a causa della mancata presentazione di alcuni documenti necessari per il closing, pur confermando la propria disponibilità a trattare l’acquisto del Calcio Catania, ecco la replica della società proprietaria del pacchetto azionario del club rossazzurro.
“Le ragioni del mancato closing entro le date previste, si tiene a precisare e com’è a conoscenza di tutti – afferma in una nota Sigi – non sono dipese da Sigi, che ha sempre e senza sosta lavorato per l’avveramento delle condizioni del contratto, tra cui le transazioni, fiscale e con il Comune di Mascalucia”.
“L’investitore – continua la Sigi – ha sempre saputo che entrambi gli aspetti richiedevano procedimenti legali con tempi non definibili a priori e, soprattutto, non definibili da Sigi”.
“Non attendere ciò che legalmente si deve attendere e si è sempre saputo di dover attendere è una scelta di Joe Tacopina, che avrà le sue motivazioni e di cui si deve prendere atto.
“Si rispetta la decisione di Joe ma, a fronte di una situazione notevolmente migliorata – continua la Sigi – sarebbe bastata una proroga, ampiamente giustificata da recenti sviluppi di segno positivo e dalla mancanza di colpe di Sigi, piuttosto che un invito a rimetterci tutti “attorno ad un tavolo”.
“Sigi, che com’è noto finora ha investito ben più di Tacopina nel progetto – conclude la società – non s’è mai, anche nei momenti più bui, tirata indietro e continuerà con ogni mezzo nel proprio intento, recependo manifestazioni di interesse, da chiunque provengano, anche da Joe, che sarà il benvenuto, a condizione che collimino con la volontà di salvataggio della società cui ugualmente e con rinnovata energia si continuerà a dedicare. Tutto questo per amore di verità.
Lo dice anche Sigi: “Forza Catania sempre”.