Il Catania ha vissuto una serata amara al Massimino, dove un pareggio per 1-1 contro la Cavese ha messo in evidenza le difficoltà di una squadra. Nonostante le occasioni, infatti, non riesce a portare a casa i tre punti.
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Un risultato che, anziché avvicinare il Catania alle zone alte della classifica, sembra ridimensionare le ambizioni dei rossazzurri. Soprattutto alla luce del fatto che il Benevento ha pareggiato e il Trapani si è fermato.
La partita, che si è disputata con gli stessi undici titolari già visti nella trasferta di Avellino, ha visto il Catania partire con un approccio determinato. I rossazzurri, sin dal fischio d’inizio, hanno spinto in avanti, creando occasioni attraverso cross pericolosi, anche se talvolta imprecisi. È stato Stoppa a sbloccare il match, dimostrando di essere in un ottimo stato di forma. Entrato in area, è stato steso da Rizzo, guadagnandosi un rigore che ha trasformato con freddezza, spiazzando il portiere Boffelli.
Nella ripresa, il Catania ha continuato a dominare, ma ha sprecato diverse occasioni per raddoppiare. Prima Anastasio, poi Di Gennaro, hanno mancato clamorosamente il bersaglio su situazioni favorevoli, mantenendo viva la speranza per la Cavese. E proprio quando tutto sembrava volgere a favore dei rossazzurri, un colpo di scena ha cambiato le sorti del match. A meno di quindici minuti dalla fine, una punizione di Pezzella ha trovato la deviazione imperiosa di Fella, che ha superato il portiere Di Gennaro, riportando il punteggio in parità.
L’assalto finale del Catania è stato confuso e inesorabilmente poco preciso. Un’occasione clamorosa è capitata a Sturaro, che, a pochi centimetri dalla porta, ha mandato il pallone alto sopra la traversa, lasciando il pubblico incredulo. Con il tempo che scorreva, i fischi del pubblico hanno accompagnato la delusione di una squadra che fatica a trovare la via del successo, nonostante le potenzialità.
In conclusione, il Catania deve riflettere su questa performance che, pur avendo mostrato segnali di determinazione, ha evidenziato le fragilità di un gruppo che ha bisogno di ritrovare la fiducia e la capacità di chiudere le partite. La rincorsa verso i vertici della classifica è ancora lunga e impervia, e la squadra di Toscano dovrà lavorare sodo per non vanificare gli sforzi fatti finora.