Amarezza, difficoltà oggettive per alcune normative relative al commercio e “disattenzione nei confronti della città” non certo da parte sua. Le dimissioni dell’assessore ormai ex, alle Attività produttive del Comune di Catania, Ludovico Balsamo, sembrano tradire tensioni maggiori a quelle che lo stesso esponente politico avrebbe voluto palesare.
Consegnate a una lunga nota, le dimissioni di Balsamo – terzo assessore che lascia la giunta Pogliese dall’inizio dell’anno (il primo, Alessandro Porto, dimesso dallo stesso sindaco) – sembrano scaturire dalla difficoltà nella gestione della delicata delega, in un momento, quello post pandemico, altrettanto delicato. “Le mie dimissioni, senza questo atto, a causa del venir meno dello stato d’emergenza, avrebbero penalizzato oltre 200 esercenti sin dal primo di aprile, determinando di fatto il respingimento delle richieste di rinnovo” – afferma l’interessato. Ma, sono in tanti a domandarsi cosa ci sia realmente sotto.
Molti rumors vorrebbero Balsamo pronto per correre alle Regionali, forte del grande consenso che ha sul territorio. Voti che potrebbero tornare utili a molti. Per candidarsi, però, lo stesso Balsamo avrebbe potuto aspettare la fine del mese. Quando, con molta probabilità, anche altri esponenti della giunta comunale lasceranno. Sceglie di farlo, invece, con largo anticipo, lasciando di fatto scoperta la poltrona di assessore al Commercio, settore trainante in città.
Non solo regionali, però. Balsamo non nasconde l’amarezza nei confronti dell’amministrazione, dell’assenza di personale, delle mancate battaglie a tutela del settore attività produttive. Una critica affatto velata non tanto all’attuale sindaco facente funzioni, Roberto Bonaccorsi – al quale, in caso, si sarebbe palesemente rivolto – ma in generale a chi non avrebbe “sentito” le stesse necessità politiche e amministrative. “Aver riscontrato di essere il solo ad avvertire un sentimento di emergenza, di fronte ad una questione di tale portata, è un’altra dimostrazione di disattenzione nei confronti del mondo produttivo della città, che mi sta tanto a cuore e che, più che mai oggi, dopo un biennio di pandemia, vive una condizione di grande sofferenza. Personalmente, più che promuovere svariati incontri tra i vertici nazionali dei sindacati degli ambulanti con quelli del nostro Ente e con quello regionale, e inoltre suggerire di seguire quanto attualmente disposto dall’omologo ufficio delle attività produttive del Comune capoluogo di regione, non avrei potuto fare” – scrive. Che sembra proprio un’invettiva nei confronti del governo cittadino.
Occorrerà adesso capire quali saranno, se ce ne saranno, le conseguenze in casa Fratelli d’Italia. Il capogruppo a Palazzo degli Elefanti non si sbilancia, ma il dubbio che l’affaire Balsamo non sarà scevro di conseguenze resta. “Non entro nel merito della questione personale dell’assessore – dice il consigliere Russo -. quindi non posso esprimermi su quel che ha deciso di fare. Gli auguro buon lavoro e lo ringrazio per grande contributo. Il gruppo in Consiglio è pronto a lavorare per il bene della città e compatto”.
Intanto da Palazzo degli elefanti arriva una nota. Roberto Bonaccorsi, sindaco facente funzioni, manterrà le deleghe di Balsamo. “Bonaccorsi, anche a nome dei colleghi dell’esecutivo comunale – si legge – ha ringraziato Ludovico Balsamo per l’impegno profuso in quasi quattro anni di collegiale esperienza amministrativa, nella giunta nominata dal sindaco Salvo Pogliese dopo la sua elezione”.