Politica

Catania, il vertice del centrodestra e l’unità che non c’è: “Trantino come Razza”

C’è chi giura che la “guerra” non è finita. Anzi. E che il nome di Enrico Tarantino potrebbe non essere quello utile per pacificare il centrodestra etneo, impelagato nella scelta del candidato sindaco per Catania. Certezze non ce ne sono, ma sono tante le voci secondo cui il nome dell’avvocato catanese, già assessore all’Urbanistica del sindaco Pogliese, potrebbe non piacere ad alcune anime della coalizione.

Centrodestra e il vertice a Palermo

Il nome che, a quanto pare, Fratelli d’Italia avanzerà al vertice in programma alle 16 di oggi a Palermo, infatti, per alcuni non sarebbe tanto differente da quello di Ruggero Razza: entrambi sono vicinissimi all’ex presidente della Regione Nello Musumeci, di cui sarebbero espressione. Cosa che potrebbe fare storcere il naso a qualcuno, a cominciare dall’uomo di Salvini in Sicilia, Luca Sammartino.

Non è escluso dunque che dalla Lega possa arrivare un nuovo niet. Il condizionale resta d’obbligo, ma chi conosce i rapporti, molto tesi, tra l’ex governatore e il vicepresidente della Regione non ha molti dubbi nel prevedere che, difficilmente i salviniani potrebbero accettare. E potrebbero quindi decidere di andare avanti con la candidatura di Valeria Sudano il cui volto compare in ogni angolo della città sui 6×3.

Centrodestra fragile, rischia la rottura

Ipotesi che manderebbe in frantumi la già fragile coalizione etnea, ma che sembra avvalorata dalle parole dei democristiani capitanati d un altro ex presidente, Totò Cuffaro. “Se tutti i partiti del centrodestra appoggeranno Trantino, noi ci saremo – fa sapere il capogruppo all’Ars, Carmelo Pace – ma se quel nome dovesse risultare comunque divisivo, noi siamo pronti ad appoggiare la candidatura di Valeria Sudano”. Ai cuffariani potrebbero aggregarsi anche i patrioti delusi, come l’ex assessore alla Mobilità di Salvo Pogliese e già autocandidatosi, Pippo Arcidiacono. “Io vado avanti – afferma al Qds. Attendo conferme su Trantino ma, se fosse vero, resterò della mia idea o valuterò altri percorsi”. Uno dei quali potrebbe essere quello che porta al Carroccio.

Cantrodestra, non tramonta l’ipotesi Parisi

E se, dal Movimento per l’autonomia arriva l’endorsement per Trentino, ad opera del deputato Giuseppe Lombardo, i più maliziosi tendono a pensare che questa uscita pubblica prima ancora del vertice delle 16:00 possa essere un modo per innervosire gli avversari interni alla coalizione. Di fronte a una eventuale spaccatura, dunque, potrebbe venir fuori nuovamente il nome di Sergio Parisi. L’ex assessore allo Sport della giunta Pogliese, su cui anche la lega sembrava si fosse convinta, resterebbe l’unico in grado di pacificare gli animi.