Cronaca

Catania, in 17 a rischio licenziamento: un mese per trovare soluzione

Il rischio era stato evidenziato già da alcuni consiglieri comunali. Che avevano lanciato l’allarme sul rischio di esternalizzazione del servizio e conseguente licenziamento dei dipendenti. Oggi, o meglio ieri, arriva la lettera con la quale il presidente dell’Amts, Giacomo Bellavia, che sembra indicare quella strada.

Lavoratori a rischio

Sono 17 i lavoratori che rischiano il posto di lavoro: si tratta degli addetti al servizio di segnaletica orizzontale, precedentemente svolto da Catania Multiservizi e poi passato alla nuova azienda, nata dalla fusione dell’Amt con Sostare. Il personale era stato distaccato dalla Catania Multiservizi per prestare servizio nella nuova azienda alla quale lo stesso era stato affidato in convenzione. Il contratto, però, prorogato più volte è scaduto. Come sottolinea Bellavia. “Facendo seguito alla precedente nota del 16 dicembre 2021- scrive in una nota datata 17 febbraio 2022 – si riferisce l’insostenibilità economica dell’attuale convenzione sosta relativamente al servizio aggiuntivo di manutenzione della segnaletica orizzontale. I contratti di distacco di lavoratori della società Catania Multiservizi Spa, destinati proprio al suddetto servizio, sono scaduti il 31 dicembre e sono già stati prorogati due volte con scadenza attuale al 28 febbraio.

La posizione dell’Amts

“Alla luce di quanto rappresentato – continua il presidente dell’azienda di trasporto e sosta – avendo l’obbligo di evitare di produrre eventuali danni alla scrivente società e conseguentemente all’ente proprietario, non saremo più in grado di accettare ulteriori proroghe e conseguentemente, i menzionati lavoratori, dovranno rientrare a prestare servizio presso il datore di lavoro Catania Multiservizi, con relativa dismissione del servizio di manutenzione della segnaletica orizzontale da parte dell’Amts”.

Trenta giorni di tempo

“Tuttavia – precisa Bellavia – al fine di evitare il mancato espletamento dei servizi importanti per la città e di compromettere la continuità dei rapporti di lavoro dei soggetti interessati, ove ciò possa essere utile per consentire ogni opportuna valutazione su l’adozione dei conseguenti atti deliberativi da parte del comune di Catania, ci si rende disponibile ad accettare ultima proroga di ulteriori 30 giorni”.

La posizione di Catania Multiservizi

Le cose non sarebbero però semplici. “L’azienda non ha più il servizio nel contratto di servizio che scade nel 2023 – spiega la presidente, Serena Spoto. Che, se le cose non dovessero cambiare, sarà costretta ad avviare le procedure di licenziamento collettivo. “Non ci sono attualmente le risorse finanziarie” – aggiunge. Insomma, Multiservizi non potrebbe, a oggi, riprendere in carico questi lavoratori. Amts, stando a quanto scritto dal presidente Bellavia, non può sostenerne i costi. Il servizio è però essenziale, potrebbe dunque essere esternalizzato.

Gelsomino assicura battaglia

Ipotesi, quest’ultima, contro cui si schiera Catania 2.0. Il capogruppo in Consiglio comunale, Giuseppe Gelsomino, non ha dubbi. “Saremo al fianco di questi lavoratori – dice – 17 padri di famiglia che rischiano il lavoro. Ci batteremo per loro e affinché il servizio non venga esternalizzato.