Cronaca

Tragedia a Catania, bimba di 4 mesi uccisa dai postumi del Covid

Dopo quasi due mesi di agonia e di cure ininterrotte la bimba di soli 4 mesi aggredita dal Covid non ce l’ha fatta ed è spirata nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale Sirina di Taormina dove, un mese fa, era stata trasferita dalla Pediatria Covid del San Marco di Catania.

La tragedia

La notizia ha gettato nella disperazione la famiglia e tutti i medici che in questi mesi le sono stati vicino nel tentativo di salvarla. Purtroppo sin dall’inizio le disperate condizioni della neonata non avevano lasciato buone speranze ai camici bianchi che nonostante continui interventi farmacologici e respiratori alla fine non hanno potuto fare niente per contrastare la devastazione che il Covid aveva provocato agli organi e soprattutto ai polmoni della piccola, tra l’altro nata prematura e quindi già di per sé paziente fragile.

Il decesso della povera bimba getta una pesante ombra soprattutto su coloro – e non sono pochi anche nella provincia etnea – che continuano a non vaccinare i propri figli convinti che il virus possa causare danni anche cardiaci e devastare la loro crescita. La neonata, appartenendo a una fascia di età al di sotto dei 5 anni, non poteva essere vaccinata, ma i medici da tempo raccomandano ai genitori e ai parenti di blindare i propri figli piccoli, cercando di evitare contatti diretti e stretti con componenti non vaccinati del nucleo familiare.

Il ricovero

La piccola era stata ricoverata due mesi fa alla Pediatria Covid del San Marco di Librino a Catania e presa in carico dallo staff medico del primario Raffaele Falsaperla. Appurate sin dall’arrivo al Pronto soccorso le condizioni già gravissime della neonata il direttore del reparto aveva chiesto immediato supporto dei rianimatori per procedere a una Emco – una ventilazione extracorporea, che è considerata nelle infezioni respiratorie l’ultima speranza -. In supporto dei colleghi della Pediatria avevano risposto i rianimatori pediatrici dell’ospedale Sirina di Taormina che per settimane hanno monitorato 24 ore su 24 la bimba in una stanza del reparto catanese.

La svolta dopo una quindicina di giorni quando la piccolina si è negativizzata dal Covid. La notizia della sua guarigione dal virus era stata annunciata positivamente in un comunicato stampa. Ma la bimba, purtroppo, non è mai uscita dalla prognosi riservata. E infatti, trasportata all’ospedale di Taormina è rimasta sempre appesa a un filo sino a qualche giorno fa quando il suo piccolo cuore ha smesso di battere.

Polmoni compromessi

Da quello che trapela il Covid aveva devastato soprattutto i suoi polmoni. Alcuni mesi fa il primario dell’Infettivologia del Garibaldi Nesima, prof. Bruno Cacopardo ha messo in guardia i genitori, soprattutto di bimbi molto piccoli e fragili, dai rischi dei postumi del Covid, meglio conosciuti come, una sindrome patologica che porta problemi cardiaci gravi e altre patologie in soggetti minori che sono in una delicata fase di crescita. Per questo il professore aveva esortato i genitori a vaccinare i propri figli, se compresi in una fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, mentre per i minori ancora non vaccinabili aveva consigliato di isolarli il più possibile soprattutto se già affetti da altre patologie.

Giuseppe Bonaccorsi