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Catania, sui rifiuti è scontro politico: duello a distanza Bonaccorsi – Vanin

Il consiglio comunale di Catania riunito in seduta straordinaria a Palazzo degli elefanti sull’emergenza rifiuti, in apertura di riunione su iniziativa del presidente Giuseppe Castiglione ha osservato un minuto di raccoglimento per la piccola Elena del Pozzo, uccisa e sepolta nei pressi della sua abitazione a Mascalucia.

L’emergenza rifiuti e le parole del vicesindaco

Dopo una breve introduzione del consigliere Graziano Bonaccorsi, primo firmatario della richiesta di una seduta straordinaria del civico consesso, è intervenuto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi: ”Sull’emergenza dei giorni scorsi in cui il Comune oggettivamente non ha alcuna responsabilità -ha detto- ci sono state tante strumentalizzazioni alcune delle quali inaccettabili, di quelle che lasciano il segno soprattutto leggendo da chi arrivano. Per capire il fenomeno della scarsa pulizia della città dobbiamo vedere gli indici della differenziata. Da questi si evince che nel 2013, all’insediamento della precedente amministrazione, la differenziata era all’ 11% e a cinque anni dopo alla fine di quel mandato, il livello era sceso al 7,8%, una marcia del gambero senza precedenti, considerato che nel frattempo la sensibilità verso i temi ecologici è aumentata.

Bonaccorsi e le stoccate a Bianco

“All’insediamento della nostra amministrazione abbiamo dovuto subire il lascito di una gara ponte che è meglio non commentare e più gare andate deserte, con una sequela infinita di ricorsi giudiziari; finalmente si è riusciti ad appaltare per sette anni il nuovo servizio dapprima nei lotti Nord e Sud, con risultati eccellenti di differenziata con zone, come San Giovanni Galermo che superano il 50%, grazie al sistema del porta a porta esteso in gran parte della Città e ora finalmente sta interessando anche il lotto Centro. Quanto allo stallo delle discariche e all’opposizione della SRR di Caltanissetta ad accogliere i rifiuti dell’impianto di Lentini –ha continuato- insieme con il Prefetto Librizzi, l’assessore Barresi e la direttrice Riguccio abbiamo seguito in ogni momento le interlocuzioni dell’assessore regionale Baglieri coi diretti responsabili, per arginare il dilagare del problema.  Una vicenda assurda che ha visto Catania e tanti altri Comuni, subire una situazione di grave emergenza  lasciata per giorni senza un luogo dove poter sversare i rifiuti; solo grazie a un impegno straordinario in pochi giorni siamo riusciti a rientrare nella normalità”.

L’affaire rifiuti e la polemica politica

“Ho constatato -ha aggiunto il sindaco facente funzioni- che si è sbloccato tutto quando l’assessore Baglieri oltre a intimare la Srr e la discarica, ha contemporaneamente inviato gli atti alla Procura della Repubblica competente. E a proposito di questo, quando l’ex sindaco Bianco invoca, come ha fatto pubblicamente, che le Autorità preposte intervengano sull’Amministrazione Comunale, gli ricordiamo che nel nostro Comune sono già intervenute per decapitare i vertici della Direzione Ecologia nel marzo 2018 di sua fiducia perché, come ha detto il Procuratore della Repubblica, <<erano a busta paga della ditta appaltatrice>>. Mistificazioni inaccettabili quelle dell’ex sindaco Bianco; crede forse che abbiamo dimenticato quello che accadeva nella gestione dei rifiuti durante la sua sindacatura E come dimenticare che in quest’aula abbiamo dovuto adottare ben 449 milioni di correzioni finanziarie e io personalmente da quattro anni mi faccio carico di un lavoro enorme per rimettere in ordine i conti del Comune? Ci siamo guardati per rispetto, finora, dal rievocare il passato, anche perché ci sono i processi in corso, ma la misura è colma e non si può sempre puntare il dito sugli altri, soprattutto quando non si ha alcuna responsabilità, con accuse pesanti e persino qualcosa in piu. E anche per questo -ha concluso Bonaccorsi- ritengo a questo punto più opportuno rimanere a governare questa città sino all’ultimo giorno del mandato, presidiando il Comune dai tentativi di ritorno di un andazzo che non c’è più”. 

Dopo quello del sindaco facente funzioni, ci sono stati gli interventi in aula dei consiglieri Bonaccorsi, Adorno, Bosco, Sangiorgio, Parisi, Zappalà, Nasca, Gelsomino, Grasso Giovanni, Anastasi.

La replica del Pd

Alle parole di Bonaccorsi replica la coordinatrice cittadina del Partito Democratico, Elisabetta Vanin. “Il vicesindaco facente funzioni di Catania, nel momento in cui ha scagliato il proprio incomprensibile attacco a Enzo Bianco, ha evidentemente dimenticato che al Governo della Città da quattro anni a questa parte, c’è l’amministrazione di Pogliese di cui lui fa parte. E in questi anni è sotto gli occhi di tutti come Catania sia precipitata in tanti settori della sua vita, anche in quello dei rifiuti dove la situazione ha ormai superato la soglia dell’emergenza.

Vanin: “Catania, città senza guida”

“Il vicesindaco facente funzioni dimentica – continua Vanin – o fa finta di dimenticare, che la Città è da tempo senza guida, governata da nessuno. Dimentica anche di essere stato lui, come sempre vicesindaco e assessore al Bilancio, ad avere elaborato il Piano di predissesto della Giunta Stancanelli e ad avere posto le condizioni del dissesto del Comune di Giarre dal quale è fuggito dalla carica di sindaco, dimettendosi prima che il Consiglio comunale lo sfiduciasse. Lui, il vicesindaco facente funzioni, a Catania non ha alcuna legittimazione democratica. Non è stato eletto da nessuno ma scelto dal suo sindaco, che farebbe bene a dimettersi e a far sì che siano i Catanesi a decidere chi li deve governare. Non chi non ha legittimazione e prova disperatamente a nascondere le proprie responsabilità e quelle del Sindaco sospeso con una imbarazzante quantità di bugie e di scarico di responsabilità su altri”.