A Catania l’emergenza riguardante la mancata pulizia di diverse zone è sempre un tema aperto e che alimenta quasi sempre diversi dibattiti tra i comuni cittadini e la gente che invece affronta la problematica ogni giorno, in particolar modo gli attivisti delle associazioni ambientaliste.
Qualche mese fa, in pieno inverno, i vari organi di informazione del territorio si sono occupati dell’emergenza relativa alla presenza dei topi in diversi quartieri della città.
In questo caso l’attenzione è stata riservata a quelli di fogna, che vengono ritenuti come i rappresentanti della specie più pericolosa, in quanto più adattabile a qualsiasi luogo e perché emettono le loto deiezioni ovunque causando un grave pericolo per la salute e per l’igiene pubbliche. Si vedono spuntare da qualsiasi parte, da sotto le auto o tra i rifiuti e sono talmente agili da essere capaci di saltare da un punto a un altro per trovare le loro prede alimentari.
Quello che viene di continuo denunciato è il totale immobilismo dell’amministrazione comunale del capoluogo etneo, che tace davanti a problematiche di questo tipo.
Un altro esempio di mancata pulizia e derattizzazione delle strade catanesi è il caso, risalente allo scorso mese di maggio, della presenza di topi vivi dentro una busta e sommersi con della colla lasciati sul ciglio della strada in via Crociferi davanti al locale “La Tosteria”. La titolare del locale, Giorgia Proto, ha raccontato a noi il momento nel quale vennero ritrovati all’angolo con via Cerami, ovvero lo scorso 8 maggio.
Ha precisato anche come non furono recapitati da qualcuno al locale, bensì come si trovassero in mezzo ai rifiuti. Oltre a ciò, la titolare ha dichiarato anche come le segnalazioni fatte all’amministrazione comunale non siano state mai ascoltate, nonostante l’intervento immediato delle forze dell’ordine e della Dusty il giorno successivo. L’assenza dei cassonetti della spazzatura, che costringe le persone proprietarie dei locali della zona a portare i rifiuti con sé, completa il quadro.
La presenza dei rifiuti complicherebbe il tutto spostando l’attenzione nell’area del Secondo Municipio Ognina-Picanello-Stazione Centrale-Barriera-Canalicchio e del Terzo Borgo-Sanzio, si nota come la causa della presenza dei topi in queste aree sia legata a doppio filo a quella cronica dei rifiuti in quantità industriale.
Il consigliere del Secondo Municipio, Andrea Cardello, ha confermato questo sottolineando anche come l’assenza della sanificazione e della disinfestazione delle strade non sia da meno nel complicare le cose. “Abbiamo la zona del viale Lainò nella carreggiata a destra se si va verso il mare – ha detto Cardello – nella quale i residenti non possono uscire a causa della presenza dei topi. Solo qualcuno di loto si è potuto adoperare per il taglio delle sterpaglie.
Alla Stazione Centrale chiediamo che vengano effettuate la sanificazione e la disinfestazione, mentre per Picanello e Ognina chiediamo la pulizia delle strade.
Per quanto riguardano Barriera e Canalicchio, invece, non sono state rilevate micro discariche perché la raccolta porta a porta sta funzionando.
Il consigliere del Terzo Municipio, Gionathan Grasso, ha posto l’attenzione sull’eliminazione dei cassonetti, sulla sbagliata informazione da parte del Comune e sulla raccolta porta a porta che non sta funzionando, in particolare nella parte ovest della circoscrizione, come via Palazzotto.
La recente chiusura delle discariche e l’interruzione dei lavori di spazzamento e lavaggio dell’asfalto hanno causato una confusione della raccolta dei rifiuti, che rimangono lì nel luogo in cui vengono lasciati, spesso corrispondente a quello in cui vi erano i cassonetti.
Francesco Nauta, residente a San Giovanni Galermo ed ex consigliere del Quarto Municipio, ha sottolineato come il problema sia stato risolto in via Immacolata e in via del Fasano, mentre per via Ustica il problema sarebbe in fase di risoluzione.
Giuliano Spina
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