Maxi sequestro di prodotti ittici a Catania. Una vasta operazione di controllo è stata coordinata dalla Polizia di Stato all’interno del Mercato Ittico del MAAS di Catania per verificare la tracciabilità dei prodotti ittici, l’igiene dei luoghi, la genuinità degli alimenti e la regolarità rispetto alle norme che disciplinano la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
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La task force disposta dal Questore di Catania ha visto impegnati gli agenti della squadra Volanti, le Unità cinofile, la Divisione Anticrimine, il Reparto Mobile, la Polizia Stradale, il Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, il Reparto Prevenzione Crimine, unitamente alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, al Corpo Forestale dello Stato, ai Vigili del Fuoco, in collaborazione con il personale dell’ASP Veterinaria, Igiene pubblica, dello Spresal e dell’Ispettorato del Lavoro.
L’attività, cominciata alle prime luci dell’alba, è stata condotta da oltre 45 poliziotti, 10 marinai della Capitaneria di Porto e 15 forestali ed è andata avanti ad oltranza con il personale degli altri Enti coinvolti.
L’imponente controllo nei 20 box presenti al mercato ittico di Catania ha permesso eseguire il sequestro di ben 500 chili di prodotti ittici. Questi, una volta compiute tutte le verifiche per il consumo umano, sono stati donati al Banco Alimentare, presente nell’area mercatale. Nello specifico, 270 chilogrammi di pescato privo di tracciabilità sono stati trovati dal Corpo Forestale e dalla Capitaneria di Porto, elevando sanzioni amministrative per un totale di 9 mila euro. Ulteriori cassette di pesce, abbandonate da venditori privi di licenza, per un totale di 200 chili, sono state donate per la distribuzione ai meno abbienti.
Ad accertare l’ottimo stato di conservazione del pescato sequestrato è stato il Servizio Veterinario dell’Asp che, pertanto, ha attestato la salubrità dei prodotti e la possibilità di donarli.
Complessivamente, la Polizia di Stato ha identificato 950 persone, di cui 347 già noti alle forze dell’ordine, 639 veicoli, alcuni sanzionati per violazioni al Codice della strada, con la confisca di un veicolo già sottoposto a fermo amministrativo. I Vigili del Fuoco hanno notato come alcune vie di fuga fossero ostruite dai prodotti in vendita e, pertanto, è stata prescritta l’immediata rimozione.
Il servizio di controllo ha riguardato anche le attività commerciali e la posizione contrattuale dei lavoratori. Nel complesso, le verifiche dello Spresal e dell’Ispettorato del lavoro non hanno rilevato gravi criticità, fermo restando che sono ancora in corso tutti gli accertamenti legati alla documentazione prodotta dagli imprenditori.
Immagine di repertorio