Rifiuti accumulati in ogni angolo. Lungo le strade, alle fermate dell’autobus, accanto scuole e negozi: dall’avvio della raccolta differenziata porta a porta, Librino, quartiere periferico di Catania, è diventato una grande distesa di immondizia.
Le difficoltà nell’effettuare la raccolta domiciliare in un quartiere densamente popolato, dove prevalgono palazzoni di decine di piani e maxi condomini, condite dalla resistenza culturale di parte dell apopolazione, sono alcuni degli elementi per cui la agognata rivoluzione nella raccolta dei rifiuti tarda a vedere la luce a Librino. Che patisce l’applicazione di un sistema che, al momento, sembre proprio non funzionare.
Lo ha evidenziato, ieri pomeriggio, la partecipata assemblea del Comitato Librino ativo, all’interno del Campo San Teodoro, e lo ribadisce il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi. Che spiega al quotidiano di Sicilia quali, secondo lui, gli “errori” da parte dell’amministrazione. “Tutta la zona Sud dellacittà patisce di questa situazione – afferma. Il piano di intervento non basta, i cittadini non hanno gli strumentio e manca l’organizzazione. Che insieme all’aspetto culturale – che pesa – causano questa situazione. Con il commissario qualcosa si sta muovendo – continua Bonaccorsi – e credo che sia l’unica chanche che abbiamo”.