Politica

Catanzaro: “Grillo? Il PD non può fare finta di niente, ma per fare opposizione servono i numeri”

Il Partito democratico sta attraversando una delle sue più gravi crisi interne. Il partito è spaccato non solo a livello nazionale, infatti gli effetti negativi si fanno sentire anche nelle regioni. È un Pd che non trova pace, quello attuale, nemmeno nei rapporti con gli altri partiti di opposizione, in particolare con il Movimento Cinquestelle, con cui i dem cercano di allearsi per diventare più forti, ma opinioni troppo diverse li fanno riallontanare.

Una su tutte la posizione del M5S sulla guerra in Ucraina, assolutamente contrario all’invio delle armi, posizione non condivisa dal Pd, come ha sottolineato ieri la deputata Debora Serracchiani ribadendo che “le distanze con M5S sull’Ucraina sono enormi”.

PD, verso un partito più “inclusivo”?

Nella sua relazione durante la riunione della direzione nazionale, tenutasi due giorni fa, la segretaria ha elencato un’agenda di sette punti su cui procedere, per delineare con precisione la proposta politica del Pd. Consapevole della presenza di diverse anime nel partito, ha cercato di gettare acqua sul fuoco: “Vanno bene le discussioni e le critiche, ma serve anche la lealtà sui temi che ci uniscono – ha ribadito Schlein – a me tocca provare a tenervi insieme nella chiarezza della linea politica uscita dal congresso”.

Francesco Boccia è convinto che si debba essere più inclusivi in un Pd che è “diventato la forza trainante del campo progressista”. Alessandro Alfieri, senatore del Pd e responsabile di Base riformista, una delle anime dentro il Pd, nonostante abbia criticato la partecipazione di Schlein alla manifestazione del M5S, non cerca una scissione, ma piuttosto chiede di “trovare punti di incontro con le altre forze di opposizione per costruire una alternativa al governo Meloni”.

Catanzaro: “Bisogna avere visione comune”

Opinioni diverse, che mirano però allo stesso obiettivo, ma nessuno compie il primo passo. Sulla crisi nel Pd a livello nazionale ma soprattutto sulle conseguenze che ne derivano a livello locale, il Quotidiano di Sicilia ha intervistato il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro.

“Le polemiche dopo la partecipazione di Elly Schlein alla manifestazione dei 5 Stelle subiscono tensioni locali che comunque vanno valutate – ha detto il deputato regionale – non è certo possibile restare indifferenti di fronte ad alcune recenti esternazioni di Beppe Grillo. E poi ci sono questioni dirimenti sulle quali si deve avere una visione comune, penso ad esempio alla guerra in Ucraina”.

Per Catanzaro il Pd però non può procedere da solo ma ha bisogno di trovare delle intese con altri partiti. “Soprattutto in questa fase – ha proseguito il capogruppo dem – bisogna sapere andare oltre i singoli episodi e guardare ad una prospettiva elettorale e parlamentare che deve prevedere, al fianco del Pd, alcuni compagni di viaggio. All’Ars abbiamo avviato proprio in questi giorni un percorso comune con gli altri gruppi di opposizione, compresi i 5 Stelle, perché i numeri in democrazia contano e per portare avanti le idee, anche le più belle, c’è comunque bisogno dei numeri”.