Ragusa

Cava dei Modicani, proroga per l’Ato Ambiente Ragusa

RAGUSA – È arrivata un’altra proroga, l’ennesima, in merito alla discarica di Cava dei Modicani. Il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, ha emanato un’ordinanza per l’impianto di Trattamento meccanico biologico, rinviando il tutto al 30 aprile anche se limitatamente al processo di tritovagliatura.

Nell’ordinanza contingibile e urgente si evidenzia che la precedente ordinanza n. 05/2019, con scadenza in data 31 gennaio, permetteva, tra l’altro, la prosecuzione dei lavori di adeguamento dell’impianto di Tmb; considerato che i lavori non stati ancora conclusi e la Srr Ato Ambiente Ragusa ha richiesto un’ulteriore proroga riguardo al solo processo di tritovagliatura, per la durata di tre mesi a decorrere dall’1 febbraio e al 30 aprile 2020 senza soluzione di continuità con la precedente ordinanza commissariale è stato deciso di adottare un nuovo provvedimento che consenta di prorogare la durata dei lavori per il completamento dell’impianto di Tmb e per la fase di triturazione del rifiuto in ingresso e comunque non oltre il periodo di durata del permanere delle condizioni di contingibilità.

L’ordinanza emessa con i pareri favorevoli dell’Asp Ragusa e dell’Arpa Ragusa – dicono dal Libero Consorzio comunale di Ragusa – stabilisce che le due frazioni originate dalla tritovagliatura – sopravaglio e sottovaglio – dovranno essere trasferite presso impianti all’uopo autorizzati; che il sottovaglio non potrà essere trattato presso le biocelle dell’impianto di Cava dei Modicani ma dovrà essere trasferito presso un impianto in grado di garantire la biostabilizzazione e lo smaltimento dello stesso e di autorizzare il conferimento dei rifiuti nella quantità media giornaliera di 146,6 t/die (valore massimo settimanale di 1.026,2 t/set.), in ossequio al Ddg n. 1720 del 21.12.2018 del dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti”.

L’ordinanza fissa anche che il trattamento dei rifiuti mediante tritovagliatura venga effettuato garantendo la massima efficacia di tutti i presidi già esistenti per il contenimento delle emissioni nell’ambiente e che i rifiuti ad oggi presenti nelle biocelle e nell’impianto dovranno completare il processo di trattamento fino al raggiungimento del valore inferiore a 1.000 per il parametro Irdp, per essere successivamente trasferiti presso altro impianto appositamente autorizzato.

Quest’ulteriore ordinanza rappresenta senz’altro una decisione temporanea ma è pur sempre funzionale fino a quando non si troverà una soluzione risolutiva e definitiva.