“Cediamo Lampedusa all’Africa. I lampedusani? Li ospitiamo in Sicilia”. Ha destato scalpore la bizzarra proposta di un attivista leghista presente a Pontida, nel Bergamasco, dove si tiene annualmente il raduno della Lega.
Per il sostenitore del movimento del segretario Matteo Salvini, raggiunto da un cronista nel corso della manifestazione, il problema degli arrivi dei migranti che si moltiplicano sulle coste italiane sembra essere risolvibile con una “cessione” gratuita della più grande delle isole Pelagie al continente africano.
“Blocco navale subito!! Cedere Lampedusa all’Africa”, su due fogli A4 appiccicati sulla maglietta nera del militante – che afferma di risiedere in Brianza – vi è la soluzione alla crisi migratoria che porta ogni anno migliaia di migranti a compiere il viaggio della speranza nel Mediterraneo, augurandosi di trovare approdo e salvezza sul piccolo lembo di terra siciliano.
“Non è una battuta, nemmeno una provocazione” ma “una cosa facile da fare”, ribadisce con fermezza l’uomo al giornalista che lo intervista. Nelle sue parole vi è rimedio anche alla sistemazione dei lampedusani che, improvvisamente, si vedrebbero catapultati in un continente differente.
“I lampedusani possiamo ospitarli tranquillamente in Sicilia, fare una villetta per ogni abitante. Sono 5.871, ci costano meno di quello che ci stanno costando gli immigrati. Per 6mila persone non dobbiamo rovinare una Nazione, anzi, un Continente”, afferma ancora l’attivista.
“Questa situazione è peggio della guerra, preferirei una guerra perché una guerra ha sempre un inizio e una fine. Questa cosa sembra che non abbia una fine”, afferma con convinzione l’uomo, riprendendo le stesse parole pronunciate pochi giorni fa da Matteo Salvini, il quale definiva i flussi migratori verso l’Italia come “un atto di guerra”.
Parole che hanno provocato non poche reazioni. In primis quella del vice presidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino (esponente di spicco di Prima l’Italia, partito di espressione leghista in Sicilia) che invoca le scuse nei confronti degli isolani. “Sono sbagliate e ingiustificabili le parole dell’attivista della Lega”, afferma Sammartino su Facebook.
“Lampedusa è avamposto di una Sicilia che è stata lasciata sola a gestire l’emergenza sbarchi, che richiede una risposta pronta e immediata delle istituzioni statali ed europee. L’Italia deve battere un colpo della sue presenza, a Lampedusa. L’attivista chieda subito scusa ai lampedusani e a tutti i siciliani per le sue vergognose parole”, conclude Sammartino.