Gli agenti di Polizia penitenziaria di Augusta hanno rinvenuto e sequestrato dei cellulari nella disponibilità di alcuni detenuti del carcere. Confiscati 2 microcellulari e 3 smartphone.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Secondo quanto emerge dalla ricostruzione degli inquirenti, il primo controllo è scattato dopo il colloquio tra alcuni reclusi ed il loro familiari.
Uno dei detenuti del carcere di Augusta aveva nascosto due microcellulari, uniti con del nastro adesivo, sotto le maniche della sua maglia e legati al braccio con un elastico. Si è scoperto che a consegnargli quei supporti sarebbe stato un parente. Gli agenti lo hanno identificato e denunciato in Procura, per cui, nei suoi confronti, nascerà un procedimento giudiziario.
Nelle ore successive, gli agenti del carcere di Augusta hanno sequestrato tre smartphone di ultima generazione posseduti da altrettanti detenuti. I detenuti avevano occultato i cellulari nelle rispettive celle in fori scavati nel muro e ricoperti con un impasto artigianale di stucco rimodellato ad arte.
“Questa tipologia di controlli viene esperita – spiega il dirigente Dario Maugeri – per contrastare non solo il possesso indebito di telefoni cellulari da parte della popolazione carceraria, ma per assicurare la certezza della pena in condizioni di legalità e reprimere pratiche illegali di comunicazione fraudolente con l’esterno da parte di quei detenuti che indebitamente vogliono mantenere le attività illecite”.