“La coscienza di Zeno” compie cent’anni dalla prima pubblicazione su carta per l’editore Cappelli di Bologna, nel maggio 1923: caposaldo del modernismo letterario, il capolavoro di Italo Svevo è stato subito tradotto in francese da Paul-Henri Michel (1927), poi in inglese, tedesco e polacco, quindi in spagnolo, attualmente ha una trentina di traduzioni in tutto il mondo (arabo, albanese, bulgaro, catalano, ceco, cinese, croato, danese, ebraico, estone, finlandese, giapponese, lituano, neerlandese, norvegese, portoghese, rumeno, russo, serbo, sloveno, svedese, turco, ucraino, ungherese).
Ed è “La coscienza di Zeno”, un romanzo nel quale la stessa città di Trieste si è a lungo specchiata e in cui tuttora ritrova le sue radici e il suo dna mitteleuropeo, per questo le istituzioni culturali triestine – dall’Amministrazione comunale all’Università, dal Museo Sveviano alla rete biblioteche alle scuole, ai teatri cittadini (il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti, il Teatro Stabile la Contrada, il Teatro Lirico Giuseppe Verdi) promuovono insieme il cartellone che coinvolgerà gli studiosi e i lettori de “La coscienza di Zeno” da ottobre a dicembre 2023, celebrando l’anniversario come una festa pubblica e diffusa.
Un caleidoscopio di iniziative pensate che si aprirà dal 12 al 14 ottobre con il primo dei due grandi convegni, “Cent’anni di Zeno. Ricezione, riscritture e traduzioni de ‘La Coscienza di Zeno’ di Italo Svevo dal 1923 a oggi”, protagonisti una cinquantina di relatori di tutto il mondo. Si confronteranno studiosi come Alberto Cavaglion sulle tracce di Vittorio Foa e Primo Levi lettori della Coscienza, Claudio Gigante (Université libre de Bruxelles) e Sawa Ishii (University of Foreign Studies, Tokyo) che si soffermerà su “La traduzione delle opere di Italo Svevo in Giappone”.
Il secondo convegno, “I mondi di Zeno”, è promosso dal Comune di Trieste – Museo Sveviano assieme alle Università di Oxford, Bologna, Roma La Sapienza, Udine e Trieste, e si aprirà simbolicamente il 19 dicembre in corrispondenza del compleanno di Italo Svevo, per proseguire fino al 21 dicembre. Sono attesi alcuni fra i massimi studiosi sveviani contemporanei, come Massimiliano Tortora (Università La Sapienza), Olmo Calzolari e Emma Bond della Oxford University; Rudolph Behrens (Ruhr-Universitat Bochum), Federico Bertoni (Università di Bologna), Silvia Contarini (Università di Udine), Sergia Adamo (Università di Trieste), e il curatore dell’epistolario di Svevo Simone Ticciati.
A portare Italo Svevo sul palcoscenico sarà poi il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Il Rossetti che inaugura martedì 3 ottobre – per restare in scena fino a domenica 8 – la Stagione 2023-2024 con “La coscienza di Zeno” per la regia di Paolo Valerio, protagonista Alessandro Haber. Sempre al Rossetti, in Sala Bartoli, dal 24 al 29 ottobre Mauro Covacich ripropone la sua raffinata lezione scenica “Svevo”, dove lo scrittore triestino indaga nella vita e nella scrittura di Italo Svevo offrendo le chiavi per scoprire il suo e nel mese di novembre un omaggio al grande scrittore ed all’intera città di Trieste arriverà con la mise en espace del discorso che Eugenio Montale pronunciò al Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste nel centenario della nascita di Italo Svevo.
Il 18 dicembre all’Auditorium Revoltella previsto l’allestimento de La Contrada – Teatro Stabile di Trieste “Italo Svevo genero letterario”, un atto unico di Tullio Kezich con l’attrice Ariella Reggio. Fra ottobre 2023 e gennaio 2024 anche il ciclo di incontri di dialoghi sul presente, “Cent’anni di Zeno”, a cura dell’Università degli Studi di Trieste e della Regione Fvg, in luoghi pubblici del centro storico di Trieste in rapporto simbolico con Italo Svevo.
Martedì 21 novembre, Giornata della Lettura ad alta voce, diventerà quindi anche la “Giornata sveviana”, a cura dell’Adi – Associazione degli Italianisti, con una maratona di lettura della Coscienza di Zeno aperta ai lettori di tutta Italia. Per festeggiare il compleanno di Italo Svevo anche il “Meme contest” promosso dall’Università degli Studi di Trieste con la Fondazione Treccani Cultura, rivolto alle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia per ritrovare l’opera sveviana, attraverso la fulminea sintesi interpretativa e lo sguardo ironico che sono propri della comunicazione online. E per tutti, a Trieste, le Passeggiate narra-turistiche “In cerca di Zeno per le strade di Trieste” sui luoghi de La coscienza di Zeno, lungo itinerari che toccheranno le tappe focali del romanzo, con evocazioni e interpretazioni live.
Foto di Guilherme Rossi – Pexels