sanità assistenza
Fortemente voluto e ottenuto dai lavoratori nel passato, il certificato di malattia è quel documento utile a chi si trova nella posizione di dover giustificare l‘assenza da lavoro per motivi di salute. Rilasciato dal medico, questo certificato – come da regolamento – attesta l’incapacità temporanea di svolgere l’attività lavorativa.
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Ma come funziona il certificato medico e come si richiede? Il tutto, dipende dalla tipologia del lavoratore. Nel caso dei dipendenti, infatti, bisognerà ottenere il certificato dal proprio medico di famiglia. In alternativa, ci si può recare presso il pronto soccorso in casi di emergenza.
Per i lavoratori autonomi, invece, sarà necessario rivolgersi al proprio medico di base per ottenere il certificato. Successivamente, il dipendente che richiede la documentazione valida dovrà gestire in maniera autonoma la pratica con gli enti previdenziali, come l’INPS.
Nel caso di dipendenti pubblici, invece, la procedura è simile al privato. L’unica differenza può essere l’ente di appartenenza, che può cambiare in base all’incarico svolto.
Detto dei diritti che ha un lavoratore in sede di malattia, quali sono gli obblighi? Sostanzialmente due: tempestiva comunicazione dell’assenza a lavoro e consegna del certificato di malattia. Il lavoratore, inoltre, dovrà rispettare delle fasce di reperibilità per le possibili ed eventuali visite fiscali (visite di controllo).
Generalmente, gli orari delle visite fiscali vanno dalle 10.00 alle 12.00 del mattino e dalle 17.00 alle 19.00 della sera, con alcune differenze se il richiedente ha particolari esenzioni ed esoneri. Oltre alle fasce di reperibilità, il lavoratore non dovrà svolgere delle attività incompatibili con lo stato della malattia dichiarata. Chiaramente, fondamentale il rispetto dell’orario: nel caso di assenza, sarà revocato il permesso.