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Che Guevara morto 55 anni fa, scomparso anche il suo carnefice: il racconto dell’esecuzione

Alle 13,10 del 9 ottobre del 1967 il comandante Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Ernesto Che Guevara, fu ucciso a La Higuera, in Bolivia. Sono trascorsi 55 anni esatti dalla morte del guerrigliero, protagonista della rivoluzione cubana insieme a Fidel Castro.

Come è morto Che Guevara

Conclusa una brutta esperienza nell’ex Congo Belga a sostegno del movimento marxista Simba, Che Guevara aveva lasciato l’Africa e si era trasferito in Bolivia. Sotto mentite spoglie, il 3 novembre del 1966 si era stabilito a La Paz per combattere al fianco del popolo contro il governo del presidente René Barrientos Ortuño. Era la sua ultima battaglia. A distanza di poco meno di un anno, il 7 ottobre fu catturato a 5 chilometri da La Higuera.

A 48 ore dalla cattura, poco meno, arrivò per lui la sentenza di morte. Aveva 39 anni. La decisione fu presa direttamente dallo stato maggiore boliviano, con il forte consenso del presidente Barrientos. A eseguire l’esecuzione fu il sergente Mario Terán. Il suo nome fu estratto a sorte, dal momento che nessuno dei soldati si era sentito di farlo.

Morto Mario Terán, l’uomo che uccise Che Guevara

E’ il primo anniversario della morte di Ernesto Che Guevara che si celebra senza il suo carnefice. Mario Terán, l’uomo che uccise il Che, è morto pochi mesi fa, lo scorso 10 marzo. Aveva 80 anni. A stroncarlo una lunga malattia.

Ricordando l’esecuzione, l’ex generale Gary Prado, che comandava il plotone che catturò il ‘Che’ vivo nella giungla del sudest della Bolivia dopo nove mesi di azioni di guerriglia, disse: “Era umanamente finito e lo abbiamo accompagnato nelle sue ultime ore. Avevamo un buon rapporto. Era un sottufficiale responsabile che ha eseguito un ordine dall’alto, e dopo ha sempre vissuto con un profilo basso”.

 Giustificandone l’operato, l’ex alto ufficiale ribadì alla radio boliviana Compañera che “ha semplicemente fatto il suo dovere di sottufficiale dell’esercito”. 

Terán è deceduto quasi 55 anni dopo l’esecuzione, in una zona orientale della provincia di Santa Cruz. Ha lasciato moglie e due figli. Un paio d’anni fa aveva raccontato alla stampa i momenti vissuti prima di sparare a Ernesto Che Guevara. “È stato il momento peggiore della mia vita – disse – e ho visto ‘Che’ grande, molto grande, enorme. I suoi occhi brillavano luminosi. Sentivo che mi sovrastava quando mi fissava e mi dava le vertigini. Ho pensato che con un rapido movimento lui avrebbe potuto togliermi la pistola. ‘Stai calmo, mi disse, e mira bene! Stai per uccidere un uomo!’. Io feci un passo indietro – concluse – fino alla soglia della porta. Chiusi gli occhi e sparai”.

Che Guevara, il legame con Fidel Castro

L’amicizia tra Che Guevara e Fidel Castro ebbe inizio durante un incontro organizzato in Messico. E da quel momento tra i due si creò un forte legame saldato dalla stessa prospettiva di lotta. Durante una conversazione durata tutta la notte, Guevara rimase profondamente impressionato dalla figura di Castro e decise di aderire al movimento rivoluzionario per abbattere il dittatore cubano Fulgencio Batista. Dopo la fuga del despota Castro prese il potere a Cuba. Era l’inizio del 1959. Due anni dopo Che Guevara divenne ministro dell’economia nel 1961, sebbene il suo principale interesse era diffondere negli altri Paesi gli ideali della rivoluzione. Da lì a poco lasciò Cuba e partecipò alle rivolte del Congo e della Bolivia.