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Ciclabile di Cibali, nessuno stop dei lavori. Consegna della pista prevista entro fine luglio

CATANIA – Fine luglio. È questa la data entro cui i lavori per la pista ciclablile, che dalla stazione della metropolitana di Catania “Cibali” porterà alla cittadella universitaria, dovrebbero essere completati. La conferma al Quotidiano di Sicilia arriva dall’interno della direzione Lavori pubblici di Palazzo degli elefanti e serve a rassicurare sugli sviluppi dell’appalto che, come raccontato martedì da questa testata, è stato interessato da un provvedimento della prefettura riguardante un’informativa antimafia interdittiva emessa nei confronti di una ditta che stava operando in subappalto.

La Glz Service raggiunta dall’interdittiva antimafia

La misura, presa dall’ente guidato da Maria Carmela Librizzi, ha interessato la Glz Service di San Giovanni la Punta. L’impresa, a novembre scorso, era stata indicata come subappaltatrice da As Costruzioni, la società calabrese che si è aggiudicata l’appalto per la costruzione del primo stralcio degli itinerari ciclabili che sorgeranno nel capoluogo etneo grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

“L’impresa destinataria dell’interdittiva non aveva ancora iniziato a operare in cantiere”, viene garantito da una fonte interna agli uffici comunali. La Glz Service ha ricevuto la comunicazione di rescissione del contratto stipulato con As Costruzioni a inizio aprile, mentre risale a circa due settimane prima la notifica al Comune del provvedimento preso dalla prefettura di Catania.

“La data di completamento delle opere resta il 27 luglio”, confermano dagli uffici. Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, al momento a operare in cantiere sarebbe direttamente la ditta aggiudicataria della gara, che, almeno per ora, non avrebbe indicato ulteriori imprese subappaltatrici. La Glz Service si sarebbe dovuta occupare degli interventi di scarifica e bitumazione del fondo stradale e dell’installazione della segnaletica orizzontale e verticale, oltre alla posa dei cordoli e della pavimentazione.

Non si conoscono i motivi che hanno portato all’interdittiva

Non è chiaro quali siano stati i motivi che hanno portato all’interdittiva antimafia. Il gruppo interforze che ha stabilito l’esistenza di un rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nella ditta di San Giovanni la Punta ha chiuso i propri approfondimenti a gennaio scorso. Il titolare della Glz Service, Gianni Luca Zizzo, nel 2016 era finito nell’inchiesta antimafia Vicerè sulle attività illecite portate avanti dal clan Laudani a Catania e provincia.

In quel blitz venne arrestato anche il padre di Zizzo. Entrambi, secondo diversi collaboratori di giustizia tra cui Giuseppe Laudani, in passato reggente della cosca conosciuta anche con il nome di mussi di ficurinia, sarebbero stati vicini alla famiglia e nello specifico all’esponente conosciuto nel mondo criminale come Iano il piccolo.