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“Cimitero dei bambini mai nati” a Marsala, Cgil presenta ricorso al Tar

La Cgil Sicilia, la Cgil di Trapani e il Circolo “Franca Rame” dell’Udi di Trapani hanno presentato tramite i legali, Pietro Vizzini e Nadia Spallitta, un ricorso al Tar contro la delibera dell’amministrazione comunale di Marsala precedente all’attuale che istituisce il cimitero dei bambini mai nati. Un provvedimento del 12 agosto scorso, passato con soli tre voti contrari del Consiglio comunale, ed esecutivo dal 26 settembre. Si sono unite al ricorso anche le associazioni “Metamorfosi” e Ande e la Commissione pari opportunità del tribunale di Marsala, rappresentate da Anna Maria Bonafede, Giuseppina Passalacqua, Adele Piipitone.

Cgil e Udi, con le rappresentanti Mimma Argurio, Antonella Granello e Valentina Colli parlano di “delibera ignominiosa”, chiedendo che venga “stralciata per evidente illegittimità”. “è un atto pretestuoso negli intenti- aggiungono – su una materia che è normata in modo da garantire regole universali e diritti costituzionali. Non si capisce dunque l’esigenza di minare la libera scelta delle donne imponendo, cosa si debba fare per non urtare una presunta etica comune”.

Le organizzazioni che hanno presentato il ricorso fanno sapere di avere chiesto più volte all’Amministrazione comunale di tornare sui propri passi, evitando di sferrare quello che definiscono “un subdolo attacco alle donne attraverso una inutile e fuorviante criminalizzazione della legge 194 col tentativo di colpevolizzare le donne che abortiscono”.

Cgil e Udi ricordano che le norme in materia prevedono che “solo dopo la 28esima settimana, quando i feti diventano bambini, possono essere registrati all’anagrafe e avere una tomba.Plati in fosse comuni dagli ospedali. “I diritti delle donne – sostengono le organizzazioni – non devono diventare terreno di scontro, siamo determinate a preservarli affermando le faticose conquiste raggiunte, senza cedere di un passo di fronte a intenti populisti e personalistici”.