Editoriale Grimaldi

Cina, pensaci tu!

A più di un mese della “operazione militare speciale” al secolo “guerra” tra Russia ed Ucraina la situazione è grave e drammatica.
V’é l’ombra di una guerra mondiale – la terza – e una sorta di possibile apocalisse nucleare o chimica o batteriologica. Parrebbe che solo un miracolo può illuminare le menti di quanti sono coinvolti – e degli altri ad oggi non del tutto – nella mischia che ha portato morte e distruzione in una area fino a poco tempo fà granaio d’Europa, fattrice di fertilizzanti e produttore di mais e girasole: cioè vita.

Il Papa ha ieri consacrato Russia ed Ucraina al Cuore immacolato di Maria. Un atto di grande valore liturgico, spirituale intriso dalla religione della pace. Lo ha fatto visto il marasma che ha invaso il mondo con la globalizzazione, per dirlo chiaro e forte a quanti credenti o non, pensano che tutto sia sfuggito al controllo dell’uomo sapiens.

Nello stesso tempo altre autocrazie si fanno sentire e Kim – Corea del Nord – lancia una missile transoceanico per far sapere che esiste, mentre nel cosiddetto mondo occidentale, che non è la maggioranza sulla terra, ansie e dubbi sulla sopravvivenza aleggiano con le ombre di fame, assenza di energia, incapacità di utilizzare gli sviluppi tecnologici raggiunti, per mancanza di materie prime.

I due contendenti iniziali ad oggi blaterano, a ragione o torto, l’un contro l’altro armati. Unico segno che si intravede un negoziato che parta dal “cessate il fuoco” e giunga a possibili difficili accordi tra le parti per evitare che l’Europa si riduca peggio di come si trovò nel 1945.

Si è tentato di mediare. Ma nessuno con l’autorevolezza e la sincerità e la potenza riconosciuta da indurre i due attori principali ad ascoltare, meditare ed esser certi che il mediatore non agisca solo pro domo sua, ma voglia la pace come fattore di sviluppo economico, geo politico e sociale: avendo credibilità.

Escluso il Papa che ha preso posizione giusta – e non poteva diversamente – sulla vergogna della guerra e che ha i suoi problemi in altre parti del mondo, ed esclusi tutte le altre grandi potenze più o meno interessate, l’unica Nazione Stato che per la sua potenza, estensione, economia, interesse vero alla pace – anche per propri intenti – rimane la Cina.

Ha già dimostrato all’Onu (rivelatesi inutile!) che la sua posizione è mediana ed è ovviamente rispettata per ragioni economiche, militari, di sviluppo tecnologico.

Xi Jnping è leader riconosciuto ed accettabile e la sua economia è cruciale per tutti gli altri Paesi, Stati Uniti compresi, oggi con un Presidente che vuole avere lo scudo dell’Europa e potere vendere armi come sempre. Gli altri grandi Paesi India, Brasile, Egitto, Giappone hanno tutti qualcosa non gradita a Putin e Zelensky, ma entrerebbero in scena in seconda battuta. Speriamo che la Consacrazione fatta dal Papa porti ad illuminare la mente di Xi e far si che ciò che propone possa essere gradito ai contendenti.
La Cina, mano del miracolo? Le vie del Signore sono infinite.