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Cina: scontri in tutto il Paese tra polizia e manifestanti, a Shanghai ci sarebbero vittime. Video

Scontri a Shanghai fra la polizia e le diverse centinaia di manifestanti scesi in piazza, come in diverse altre città della Cina, per protestare contro le misure anti covid del governo. Ci sarebbero vittime.

Centinaia di persone sono scese in piazza anche a Wuhan, la città in cui ha avuto origine all’inizio del 2020 la pandemia di covid e in cui è stato introdotto il primo lockdown. La gente manifesta per protestare contro la politica della tolleranza zero introdotta dal governo per contenere il covid. La gente abbatte le barriere, come è stato fatto anche a Shanghai, e scandisce lo slogan “E’ tutto iniziato a Wuhan, finirà a Wuhan”.

Si estendono in Cina le proteste contro le misure anti covid del governo, e in alcuni casi gli slogan puntano direttamente ai vertici del potere. La gente e soprattutto gli studenti sono scesi in piazza a Pechino, Shanghai e Nanchino.

La rivolta è iniziata a Urumqi, nel nord ovest del Paese, dove dieci persone sono morte nell’incendio della casa in cui erano confinate per le politiche zero covid. Le autorità locali venerdì sera si sono scusate e hanno promesso di “ripristinare l’ordine” rinunciando alle restrizioni. E le foto delle vittime sono state esibite online e nelle veglie organizzate per commemorarle nelle università di Pechino e Nanchino.

“Xi Jinping dimettiti” e “”Partito comunista lascia il potere” sono fra gli slogan delle proteste di Shanghai. Altri manifestanti hanno fatto sventolare la bandiera cinese e intonato l’inno nazionale i cui versi “insorgi! insorgi!” possono essere letti come segno di patriottismo ma anche come l’espressione di solidarietà con i cinesi colpiti dalle politiche del ‘zero covid’ di Xi.

Fonte video 1: Twitter – Gianluca @Gianl1974