Cultura

HELLBOY, regia di Neil Marshall

HELLBOY
Regia di Neil Marshall, con David Harbour (Hellboy), Milla Jovovich (Nimue).
Usa 2019, 120’.
Distribuzione: M2 Pictures

Reboot del film di Guillermo Del Toro del 2004 e sempre basato sui fumetti di Mike Mignola per la Dark Horse Comic, questo “Hellboy” cerca solo timidamente di pretendere autonomia rispetto ai fortunati precedenti. Diretto da Neil Marshall (regista inglese di thriller e serie-tv come “Il Trono di Spade”) e interpretato da David Harbour (“Stranger Things”), propone un eroe dall’aria angosciata e i capelli lunghi, più sciatto che pericoloso.

Quanto alla trama, si rappresentano nuovamente (anche se in estrema sintesi) le origini di Hellboy, evocato dal mago Rasputin per portare la fine del mondo ma poi reso dal Professor Broom il principale agente del Bureau of Paranormal Research, l’organizzazione di ricerca e difesa contro le minacce soprannaturali, che nel film si presentano sotto forma della potentissima strega Nimue, il cui desiderio di vendetta risale addirittura ai tempi di Re Artù.

Battute deprimenti, infinite battaglie tra mostri e discutibili effetti speciali in Cgi sono la salsa in cui il film sobbolle, facendosi notare per la totale mancanza di urgenza in qualsiasi scelta del plot.

La pellicola gioca anche la carta dell’ironia e dell’autoironia, ma snaturando del tutto le caratteristiche innate del protagonista e comunque andando a schiantarsi nel confronto con i film di Del Toro, che come sappiamo è maestro di ambiguità di toni e generi.

Voto: ☺1/2☻☻☻
Francesco Torre