Palermo

Via D’Amelio, 30 anni dopo. Cisl Sicilia: “Troppe ombre sulla strage”

Nel 30esimo anniversario della strage di via d’Amelio, anche Cisl Sicilia ricorda le vittime: il giudice antimafia Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Questi i nomi di coloro che hanno sacrificato la propria vita, assieme a tanti altri, per vedere la legalità trionfare in Sicilia. Un obiettivo purtroppo non ancora raggiunto, così come il raggiungimento della verità sulla strage che il 19 luglio del 1992 sconvolse una nazione intera.

Strage via d’Amelio, Cisl Sicilia: “Oggi cordoglio e frustrazione”

“Il sacrificio di quelle persone, a Capaci prima, in via D’Amelio poi, non lo dimenticheremo mai”. Sono le parole di Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia, nel giorno del 30°anniversario della strage di via D’Amelio.

“Il rinnovarsi delle scadenze, anno dopo anno rinnova puntualmente in noi il sentimento di cordoglio, di pena, di lutto per quello che è accaduto. E ad addolorare tutti è pure il senso di frustrazione per le ombre che ancora oggi si allungano su quei fatti, tra misteri, anomalie, depistaggi. Interrogativi che restano irrisolti nonostante cinque processi in trent’anni. E decine di sentenze”, aggiunge Cappuccio.

La lotta alla mafia deve essere un obiettivo della politica, in Sicilia e altrove. Lo confermano le parole conclusive del segretario di Cisl Sicilia sulla strage di via d’Amelio: “Per puntare a uno sviluppo autentico dell’Isola, libero da mafie e ricatti malavitosi, al centro dell’azione politica vanno messi la cultura della legalità e assieme logiche di investimento produttivo e misure di inclusione e tutela sociale. Questo è ciò che anche oggi rivendichiamo. Ed è questo che ci aspettiamo da tutti i Governi, nel presente e nel futuro. In sede locale, regionale e nazionale”.

Immagine di repertorio