Motori

Citroen, tradizione e innovazione si incontrano nella rinnovata C3

FRANCIA – Di generazione in generazione, dal lancio nel 2002, le Citroen C3 si sono evolute “aggiornandosi” ma con una continuità di approccio che ne ha fatto un modello riconoscibile e fortunato (un milione gli esemplari venduti solo in Italia). Ma ora cambia tutto: la C3 2024 – disegnata dal team guidato da Pierre Leclerq sulla piattaforma Smart Car – adotta forme e linguaggio stilistico inediti e si arricchisce di tecnologie con una rivoluzione (termine che dominerà la comunicazione di lancio) che le renderà più moderna e riconoscibile ma senza perdere niente in accessibilità.

Rispetto alla vecchia generazione la nuova – che pure mantiene una lunghezza praticamente simile a 4,01 metri – sembra più “importante”, grazie anche a un’altezza superiore di 10 centimetri e per un design squadrato che suggerisce ambizioni da all terrain (in effetti l’altezza da terra è cresciuta). In realtà è soprattutto una “all family”, visto che risponde alle esigenze dei single come a quelle delle famiglie: lo spazio all’interno è migliorato e ci sono più vani portaoggetti a iniziare dall’ampia vasca posta davanti al conducente. Il taglio della coda, poi, ha permesso anche di ricavare un bagagliaio da 300 litri veri che sconta solo una soglia di carico piuttosto alta. Personale e pratico, il volante di dimensioni ridotte che permette comunque di gestire la maggior parte delle opzioni in tandem con l’ampio schermo infotainment a colori da 10,25 pollici, leggermente inclinato verso il conducente e con il piccolo cluster strumenti inserito nella porzione superiore della plancia.

Aspettando le versioni ibride e una elettrica più “popolare”, cioè con batteria meno potente, si parte con la versione benzina – spinta dal noto 1,2 tre cilindri Puretech, turbo da 100 CV aggiornato con distribuzione a catena per una maggiore affidabilità – e con la ë-C3, una elettrica da 113 CV con batteria LFP (Lithium Ferro Phosphate) da 44 kW/h che promette una autonomia di quasi 330 km. Dato rassicurante (molto superiore ai 200 km della concorrente Dacia Spring) e peraltro confermato dalle prove su strada in un percorso misto: interessante poi la capacità di ricarica rapida DC da 100 kW, che consente di risalire dal 20% all’80% in soli 26 minuti.

È sul prezzo che la nuova C3 giocherà la sua partita, partendo da un consenso che non sembra scemare: “Con l’attuale versione – spiega Giovanni Falcone managing director di Citroën in Italia – abbiamo raddoppiato i volumi nei primi 5 mesi ed è saldamente al terzo posto fra le vetture più vendute in Italia con una quota del suo segmento pari al 13,5%”: a maggio poi la piccola francese è salita al secondo posto, superando di poche unità l’inossidabile Lancia Ypsilon.

“La vecchia generazione che viene proposta come C3 Origin – spiega – sarà vendibile ancora per qualche tempo, mentre ad agosto ci sarà lo switch della produzione alla nuova generazione” con l’obiettivo di chiudere “a fine anno sopra le 30 mila unità”. Target che sembra agilmente alla portata della C3 visto che solo a maggio ha raccolto 3.947 ordini e che la nuova generazione avrà per la versione You a motore a benzina un prezzo di attacco di 14.990 euro che con l’ecobonus può scendere a 11.990 euro, mentre optando per l’allestimento max si sale a 19.500 euro (16.500 con l’incentivo statale). Inevitabilmente più pesante il listino della versione elettrica che va da 23.900 a 26.600 euro (ma su queste cifre pesa l’incognita dei fondi per l’ecobonus). Come detto, il prossimo anno è attesa peraltro una versione con batteria meno potente e con circa 200 km di autonomia, che dovrebbe consentire di scendere sotto i 20 mila euro, esclusi incentivi.

Aspettando le prossime motorizzazioni soprattutto con “un ibrido che – spiega Falcone – avrà un potenziale incredibile, visto che può percorrere fino al 50% dei tragitti urbani in elettrico, con una guida molto fluida e piacevole grazie al cambio a doppia frizione, il grosso della domanda in Italia è atteso sulla versione termica”: una opzione che conferma, in marcia, come i motori a benzina, opportunamente settati su corpi vettura non troppo pesanti, hanno ancora molto da dire in termini di efficienza e consumi.

“Per tenere bassi i costi, a partire dalla scelta della fabbrica di Trnava in Slovacchia, alcuni materiali e certe soluzioni sono semplici ed economici. Ma la C3 – sottolinea il managing director di Citroën Italia – tiene comunque fede all’identità del marchio, in materia di confort e abitabilità: è un modello coerente con i valori e il posizionamento del brand, è per tutti, semplice, sostenibile, votato al confort e audace”.