Palermo

Cittadinanza onoraria al colonnello Di Stasio

PALERMO – A Palazzo delle Aquile il sindaco Leoluca Orlando ha conferito la cittadinanza onoraria al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio, prossimo a lasciare l’incarico.

Il conferimento è stato dato, tra l’altro, “per l’intenso lavoro svolto da quando ha assunto la direzione del Comando Provinciale dei Carabinieri, garantendo la tutela della pubblica incolumità, la lotta alle attività delinquenziali, un capillare controllo delle diverse aree della Città, per il costante impegno dimostrato in relazione all’attività di contrasto alla criminalità mafiosa, evidenziato tra l’altro nell’operazione Cupola2.0 che nel produrre numerosi arresti, tra i quali quello del nuovo capo della commissione provinciale mafiosa palermitana, ne ha disarticolato la struttura, impedendone di fatto la riorganizzazione, oltre per la vicinanza dimostrata ai cittadini, affiancando all’azione ordinaria di contrasto e prevenzione dei reati, il partecipe dialogo con il territorio, con particolare attenzione al centro storico e ai quartieri di periferia, tra gli altri significativamente Brancaccio e San Filippo Neri”

“Questo – ha detto il sindaco Orlando – è un riconoscimento personale ma è anche un riconoscimento per l’Arma dei Carabinieri, che quotidianamente lavora per l’affermazione dei valori e della cultura della legalità attraverso brillanti operazioni di repressione alla criminalità e allo straordinario impegno per la promozione delle regole nei diversi quartieri della nostra città con l’importante coinvolgimento della società civile e della scuola”.

Presenti alla cerimonia di Palazzo delle Aquile le massime Autorità civili e militari.

Presenti alla cerimonia i bimbi del quartiere Zen

PALERMO – Il colonnello Antonio Di Stasio, comandante provinciale dei Carabinieri, ha suggellato la cittadinanza onoraria con le seguenti parole di ringraziamento: “Vado via con un arrivederci sincero profondamente commosso per l’alto riconoscimento, che dedico a tutti i Carabinieri di Palermo perché senza di loro non sarei qui oggi, a mia moglie e alle mie figlie per avermi sostenuto e ai miei genitori per i sacrifici fatti. Grazie di vero cuore.”

Il comandante provinciale ha poi salutato i bambini del quartiere Zen (che aveva invitato per l’occasione) a testimonianza del proficuo dialogo che l’Arma, in virtù della sua secolare vocazione territoriale, è riuscita ad instaurare con i cittadini, soprattutto in quelle aree caratterizzate da significative criticità sociali.