“Le mutate condizioni climatiche ci impongono sul fronte del dissesto idrogeologico delle misure preventive che non possono più tardare“. Lo dice il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci in occasione della 22esima Giornata del Volontario.
“Stiamo lavorando per avere intanto il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, che dal 2016 non è stato ancora attuato – spiega l’ex governatore della Sicilia – . Dobbiamo anche lavorare sulla prevenzione strutturale e non strutturale, dobbiamo intervenire sul territorio con corsie preferenziali per poter lavorare e realizzare opere che possano mitigare e ridurre il rischio derivante da frane o comunque dal dissesto, da alluvioni, da esondazioni”.
“Abbiamo il dovere di coinvolgere la popolazione in una severa e capillare campagna di informazione, perché ogni cittadino ha il diritto dovere di sapere di convivere con il rischio. Infine, c’è la necessità di formare il volontariato. Un volontario deve non solo metterci il cuore, l’anima, l’intelligenza, ma deve anche sapere quel che deve fare per essere un ingranaggio non fuori posto nel sistema che gestisce le emergenze”.