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Club Alpino Siciliano, “Noi sempre pagato, faremo ricorso al tar”

“Le dichiarazioni dell’assessore Toni Scilla sono false e calunniose. Noi abbiamo sempre pagato i canoni e ci piacerebbe sapere quali sono i rischi per la sicurezza dei visitatori. Chiediamo all’assessore di verificare bene le informazioni fornite dai suoi uffici e provvedere a far pervenire una smentita in merito. Altrimenti ci troveremo costretti a procedere con una denuncia per diffamazione”, afferma Mario Crispi, presidente del Club Alpino Siciliano, che prosegue:“Il Club Alpino Siciliano ha sempre pagato i canoni nelle misure annualmente richieste dal dipartimento del suo assessorato e, ovviamente, può darne prova. Inoltre abbiamo sempre curato la manutenzione degli immobili nei limiti delle nostre competenze, fornendo gratuitamente relazioni tecniche e progetti per tutte quelle opere non rientranti nelle stesse”, conclude Crispi.

Il presidente del Club Alpino Siciliano risponde così alla replica dell’assessore regionale all’agricoltura Toni Scilla, giunta in seguito allo stupore espresso dal CAS, dopo aver appreso che, dopo sessant’anni, la Regione Siciliana intende revocare le concessioni per alcuni rifugi del Club Alpino Siciliano. 

I rifugi per il quali la Regione ha revocato le concessioni sono: l’Ostello della Gioventù a Piano Battaglia, rifugio Severino a Pizzo Carbonara, rifugio Cervi a Monte Cervi, rifugio Rascata a Collesano (tutti sulle Madonie), rifugio Pizzo Bileo (Ficuzza) e di Arcarolo (Nebrodi).

“Faremo ricorso al Tar per rivendicare, ovviamente, le ragioni del Club Alpino Siciliano sulla vicenda. Restiamo comunque aperti al dialogo per raggiungere possibili soluzionClub Alpino Siciliano i che evitino uno scontro tra istituzioni da noi certamente non voluto”, conclude il presidente del CAS.