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Cnr, a Palermo -31% inquinanti ma +14% ozono durante lockdown

In diverse città italiane, durante il periodo di chiusura dovuto al Covid-19, è emersa nelle aree urbane “una significativa riduzione dei livelli di biossido di azoto, ma non della concentrazione di polveri sottili”. A rivelarlo è uno studio condotto dall’Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe) e pubblicato sulla rivista Environmental Pollution. A seguito del lockdown, infatti, si sono verificati alcuni mutamenti nelle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra e il traffico stradale nelle città in Italia si è ridotto mediamente del 48-60%. Lo studio così ha messo in evidenza come “in due mesi di blocco del traffico urbano esteso all’intero territorio nazionale abbiano determinato una significativa riduzione dei soli livelli di biossido di azoto (NO2); le concentrazioni di polveri sottili (PM2.5 e PM10) si sono ridotte in misura minore, mentre quelle di ozono (O3) sono rimaste invariate o addirittura aumentate”. La ricerca ha preso in considerazione sei città tra le più popolate d’Italia caratterizzate da differenti condizioni climatiche: Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palerm.

Lo scenario selezionato (dal 24 febbraio al 30 aprile del 2020) è stato messo a confronto con uno meteorologicamente comparabile (dal 25 febbraio al 2 maggio dello scorso anno)”, spiega Giovanni Gualtieri, ricercatore Cnr-Ibe e coordinatore del progetto. “Sono state utilizzate misure meteo e di NO2, O3, PM2.5 e PM10 derivate da 58 stazioni meteorologiche e di qualità dell’aria. I livelli di No2 sono notevolmente diminuiti in tutte le aree urbane (da -24.9% a Milano a -59.1% a Napoli), in misura approssimativamente proporzionale ma inferiore alla riduzione del traffico”. Al contrario, le concentrazioni di O3 “sono rimaste invariate o addirittura aumentate (fino al 13.7% a Palermo e al 14.7% a Roma)”. Il Pm10 ha mostrato riduzioni fino al 31.5% (Palermo) e aumenti fino al 7.3% (Napoli), mentre il PM2.5 ha mostrato riduzioni del 13-17% controbilanciate da aumenti fino al 9%.